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L’altro spogliatoio – 4 ott (2)

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-Verona-

 

Domenica al Dall’Ara andrà in scena una partita importantissima in casa rossoblu. I ragazzi di Pioli se la dovranno vedere col Verona di Mandorlini a quota 10 punti in classifica contro i 3 del Bologna.

Dopo l’ennesima figuraccia rimediata a Roma, i felsinei sono chiamati al riscatto, perché un ulteriore passo falso sarebbe sinonimo della fine della pazienza anche dei tifosi.

Non sarà di certo una scampagnata, perché il Verona è una signora squadra, una delle rivelazioni del campionato, che oltretutto conta tanti ex a partire del presidente Setti, disprezzato da molti quando era sotto le Due Torri, mentre a Verona ha dimostrato quello che vorremmo vedere anche a Bologna. Non è una colpa se non si hanno tanti soldi; in pochissimi oggi in Italia ne hanno. Se però non se ne possiedono, diventa imperativo avere la competenza, o meglio, circondarsi di gente competente. Setti ha subito portato a Verona Sean Sogliano che ha dimostrato di capirne qualcosa di calcio, mentre a Bologna, oltre ad avere poca liquidità, si sta dimostrando di non avere neanche la competenza. Così non si va tanto avanti.

Venendo all’analisi vera e propria dell’avversario, possiamo affermare che Mandorlini domenica schiererà i suoi col 4-3-3 e non con la difesa dispari, come a volte in questo campionato è successo.

Il Bologna dovrebbe schierarsi più o meno a specchio scendendo in campo con un 4-3-1-2, con Diamanti libero di spaziare.

Per i veneti in porta ci sarà come di consueto Rafael, brasiliano 31enne che col Verona ha compiuto la risalita dalla C alla A, riuscendo a mantenere il posto di titolare essendo molto cresciuto anno dopo anno.

In difesa non sarà presente un’ex del Bologna, Moras, dato che ha cominciato in questi giorni la fase riabilitativa dopo la lesione al flessore sinistro subita domenica contro il Livorno. Al suo posto giocherà capitan Maietta, esperto difensore che come Rafael è stato uno dei pilastri per concretizzare la scalata dalla C alla A.

L’altro centrale affianco a lui sarà Alejandro Gonzalez. Egli è un difensore completo essendo dotato di un buon fisico, ma anche di buona velocità e aggressività che hanno spinto il Verona a prelevarlo dal Penarol la scorsa estate.

I due terzini saranno rispettivamente Cacciatore e Agostini.

Il primo, attualmente in compartecipazione con la Sampdoria, è un terzino che garantisce buona spinta e può anche essere impiegato da centrale difensivo o di centrocampo.

Agostini, invece, eterna bandiera del Cagliari insieme a Conti, è un giocatore che anche al Verona garantisce equilibrio e sagacia tattica, grazie alla propria esperienza.

Non è comunque una difesa insormontabile, dunque Diamanti alle spalle di Bianchi e Cristaldo (si pensa sia questo il trio avanzato rossoblu) dovranno dare il massimo per sfondare la retroguardia gialloblu.

Il centrocampo del Verona sarà invece composto da Romulo mediano, con Hallfredsson e Jorginho mezzali.

E’ un centrocampo che personalmente mi piace tantissimo, dato che sono tutti e 3 giocatori molto bravi tecnicamente, ottimi palleggiatori, ma anche bravissimi nei tagli verso la porta avversaria.

Romulo, specialmente, trova spesso il gol (come ha fatto anche lo scorso anno con la casacca viola) sfruttando gli inserimenti in qualità di mezzala.

Hallfredsson, giocatore che ammiro da quando giocava alla Reggina, è dotato di un sinistro velenosissimo, capace di colpire spesso dalla distanza.

La classe di Jorginho invece è fuori discussione e cristallina; giocatore molto capace che può ricoprire oltretutto molteplici ruoli.

E’ davvero un centrocampo secondo me più che all’altezza della Serie A. Se c’è da trovare una pecca alla parte mediana della squadra di Mandorlini è che forse non funge bene da filtro per la difesa, in quanto i suddetti giocatori sono tutti e 3 molto più propensi alla fase offensiva.

Ecco che anche in questo caso gli uomini che possono “strappare il campo” in casa rossoblu dovranno approfittarne per colpire senza pietà.

In attacco il Verona presenta il suo più grande dubbio. Toni è praticamente sicuro del posto come punta centrale, sulla quale i difensori del Bologna dovranno prestare la massima attenzione soprattutto nel gioco aereo.

Il dubbio proviene dato il rientro di Martinho, altro giocatore che stimo molto.

Sono perciò 3 i veronesi a contendersi 2 maglie: Martinho, Iturbe e Juanito Gomez.

La sensazione è che il primo potrebbe essere lasciato ancora a riposo, anche perché Iturbe e Gomez sono molto in forma, soprattutto il giocatore di proprietà del Porto dopo essersi sbloccato con una magia su punizione nello scorso turno di campionato.

E’ un attacco molto insidioso dato che le due ali molto “peperine” (chiunque giocherà) potrebbero fare molto male a una difesa molto imballata e statica come quella del Bologna.

Ora però è finito il tempo di sbagliare le partite. Domenica non si può.

La prima cosa fondamentale sarà la concentrazione per tutti i minuti del match compresi quelli di recupero, inoltre la grinta e la determinazione messe su ogni pallone. Senza questi elementi, ai quali ovviamente bisognerà aggiungerne altri, non si va da nessuna parte.

Coraggio ragazzi, siamo tutti con voi!

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