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Il Resto del Carlino – Barrow o Orsolini, chi la spunterà dal primo minuto? Tutti i ballottaggi in vista di Verona

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Damiano Fiorentini/1000cuorirossoblu.it


Non c’è mai stata vigilia di partita senza ballottaggio: possiamo avere praticamente la certezza su questa affermazione, soprattutto in una seconda parte di stagione dove, per un motivo o per l’altro, Motta ha dovuto fare i conti con defezioni varie che lo hanno portato spesso a cambiare le carte in tavola. Verona di certo non si esime da questa chiamiamola “routine”, ma stavolta non c’entrano gli infortuni, o perlomeno non principalmente: nella conferenza di ieri Thiago, a specifica domanda, ha chiarito che la propria squadra può giocare anche con quattro uomini offensivi pur mantenendo un equilibrio in campo, ma evidentemente è più probabile che questa sia una soluzione da gara in corso più che da primo minuto. E allora domani si giocano una maglia i due che hanno catalizzato di più l’attacco Mottiano formato 2023: Barrow a sinistra o Orsolini a destra? Ma perché si insinua questo dubbio se sono in due ruoli diversi? Semplice, proprio per l’equilibrio

Orsolini abbiamo visto come abbia lasciato Bergamo con una forma fisica pienamente ritrovata dopo l’infortunio che lo aveva costretto a rallentare la sua ascesa magica post mondiale, in cui è arrivato a diventare il miglior marcatore di questa stagione per i Rossoblù. Barrow invece ha praticamente sempre giocato da gennaio in poi: da prima punta, per poi tornare nel suo ruolo naturale sulla sinistra nelle ultime uscite, Motta non ha mai rinunciato al suo 99. Con Orsolini sulla destra, Thiago potrebbe pensare di mettere Kyriakopoulos sulla sinistra, così da avere una pedina che sia sì offensiva, ma che possa dare una grossa mano anche in ripiego. Con questa soluzione dovremmo vedere il connazionale Lykogiannis come terzino, visto lo slittamento del recupero di Cambiaso, che così come Arnautovic sarà assente a Verona. L’altra soluzione, con Barrow in campo, potrebbe vedere Ferguson partire largo a destra nel 4-3-3 che ha in mente il tecnico italo-brasiliano, con lo scozzese che ha già occupato quella posizione sul finire della partita con l’Udinese al Dall’Ara. In questo scenario, si risolverebbe a vantaggio di tutti i protagonisti l’altro ballottaggio, quello a centrocampo tra Moro e Dominguez, che, con Lewis in posizione di ala, vedrebbe entrambi scendere in campo dal primo minuto, con Schouten in mezzo. 

Insomma, è una reazione a catena e la soluzione è solo nella testa di Motta, che dovrà pensare anche a quel riferimento centrale che è stato il ballottaggio principale se vogliamo, per tutti questi mesi. Se la giocano i soliti Sansone e Zirkzee, avendo ancora Arnautovic ai box: Nicola sembra favorito, per il suo lavoro in allenamento e nelle ultime partite, che lo hanno visto segnare due gol perlopiù decisivi. Joshua potrebbe essere un’arma a gara in corso, così come visto nelle ultime uscite: ieri Motta in conferenza ha parlato di lui come un giocatore di estrema qualità e che ha tutte le carte in regola per diventare grande, ma ancora troppo attaccato alla giocata fine rispetto alla concretezza in area di rigore, come un vero “nove”. L’olandese ha dimostrato come riesca a cambiare le partite a proprio favore, vedi Bergamo, ma ancora non trova quella continuità sotto porta che vorrebbe Motta, e Sansone è in un buon momento: solo Motta può sapere cosa fare, noi attendiamo le 20,45 di venerdì sera per le risposte.

Fonte – Marcello Giordano, Il Resto del Carlino

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