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Il Resto del Carlino – Saputo e il Bologna sorridono: crescono gli introiti e diminuisce il passivo

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Crediti: Valentino Orsini - 1000 Cuori Rossoblù


Il Bologna sul campo continua a regalare successi ai tifosi e la classifica al momento, dopo la vittoria contro il Frosinone, recita ottavo posto a 14 punti. Si sorride a Casteldebole, ma non solo il giorno dopo la consueta partita di campionato: anche il bilancio è ora un fattore positivo. Il Club rossoblù infatti ha subito una netta inversione di tendenza rispetto alle scorse stagioni, incrementando notevolmente i ricavi e, di risposta, diminuendo ile perdite.

Un cambio di rotta

Come riportato dalla società nella giornata di ieri con una nota sull’approvazione del bilancio, e successivamente da Massimo Vitali per Il Resto del Carlino, il Bologna ha fatto un chiaro passo avanti verso un futuro di autofinanziamento, in cui non doversi più necessariamente reggere sulle spalle del proprio azionista di maggioranza. Calano le perdite e aumentano i ricavi quindi: dai – 46.7 mlioni del 2021 – 2022 ai – 16.3 del bilancio dello scorso giugno approvato ieri dall’assemblea dei soci, la crescita è evidente, verso una direzione di autosussitenza. Ovviamente, in tutto questo c’è il solito zampino di Saputo, puntuale e provvidenziale quando si tratta di bilanci: Joey infatti, come sottolineato da una nota emessa dal Club nella giornata di ieri pomeriggio, ha effettuato versamenti in conto capitale per 19 milioni di euro, con l’obiettivo di incrementare la crescita e valorizzare continuativamente il brand Bologna FC. Nella significativa crescita dei ricavi operativi, passati dai 65.2 milioni dell’anno scorso agli 82.8, il suo ruolo è stato ovviamente essenziale.

Da dove arriva questa crescita?

Il Bologna ha notevolmente aumentato gli introiti da biglietteria e hospitality anche grazie ad un Dall’Ara che ha finalmente aperto dopo tre anni di restrizioni tutti i settori. I ricavi commerciali sono aumentati di 5 milioni, e sono arrivati introiti anche dalle plusvalenze, passate da 15.2 a 34.5 milioni. Le cessioni di Theate, Svanberg ed Hickey hanno giovato alle casse del Bologna e, anche se sulle prime potevano sembrare delle scelte azzardate e rischiose, al momento vanno rivelandosi giorno dopo giorno come idee coraggiose ma soprattutto intuitive, accompagnate da un mercato intelligente e soddisfacente. Il costo del lavoro, che attualmente pesa 69 milioni, è l’unico dato rimasto invariato ma destinato ben presto a modificarsi visti gli addii di giocatori dall’alto monte ingaggi come Medel, Arnautovic, Sansone e Soriano.

Luca Saputo entra nel CDA?

Intanto, in ballo c’è anche la posizione di Luca Saputo, figlio di Joey, che da gennaio lavora a Casteldebole. Il suo arrivo nel Consiglio di Amministrazione è probabile in un prossimo futuro, ma ancora non ha ricevuto conferme: il suo ingresso può aspettare.

Fonte: Il Resto del Carlino

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