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EUROPEI – L’Italia batte l’Islanda, ma che fatica – 6 set

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Seconda gara del girone per l’Italia di Pianigiani. Gli azzurri, reduci dalla sconfitta contro la Turchia di Ataman, affrontano l’Islanda di una vecchia conoscenza del basket italiano: Jon Stefansson.


LA PARTITA (21-22; 37-41; 48-52; 64-71) – Pianigiani conferma lo stesso starting five della gara con la Turchia, quindi quintetto con Cinciarini, Gentile, Belinelli, Gallinari e Cusin. Gentile porta subito spalle a canestro l’avversario, segna subisce il fallo e mette anche il libero supplementare: 3-0 Italia. Il vantaggio, però, dura un amen perché dall’altra parte l’Islanda risponde con due triple, le prime di una lunga serie. Il controsorpasso azzurro è affidato all’asse Cinciarini-Cusin. Poco piu tardi, Pianigiani si trova subito a dover affrontare un problema di falli: Gallinari dopo 4′ ne ha già due. Alquanto discutibile il metro della terna arbitrale, troppo fiscale su alcuni contatti. Con Gallinari fuori, l’Italia si affida alle triple di Belinelli e ai canestri di Datome. Quest’ultimo trova due falli e canestro consecutivi che mantengono l’Italia a  più 5 (15-20) dopo l’ennesima tripla dell’Islanda. L’Islanda dopo innumerevoli errori degli azzurri sulla metacampo offensiva, tocca anche il meno 1 (21-22). Sul punteggio di 21-22 si chiude anche un primo quarto in cui i nostri avversari hanno tirato con 5/9 da 3 e hanno saputo sfruttare al meglio i tagli back door in fase offensiva. L’Italia si addormenta ancora in avvio di secondo quarto e Gunnarsson trova un terzo tempo di una facilità disarmante:  è sorpasso Islanda. Dopo minuti di sostanziale equilibrio gli azzurri provano a spaccare in due la gara sfruttando, soprattutto, le giocate in post basso. La squadra di Pianigiani, però, fa una fatica tremenda a trovare continuità in fase offensiva, mentre dall’altra, l’Islanda tira con il 60% dalla lunga distanza. Le rotazioni difensive vanno nuovamente in difficoltà, riportando a galla i fantasmi della gara contro la Turchia, ma le cattive notizie non finiscono lì. Datome è costretto al cambio, le telecamere lo inquadrano, la faccia è di quelle di chi sa che la sua partita è finita e infatti così è. Con il suo capitano fuori, l’Islanda tocca il 37-31, poi ci pensa Gentile a riportare in parità la gara, prima con una tripla fantascientifica poi con due facili in campo aperto. Quella vista nei primi due quarti è stata un’Italia che, paradossalmente, ha giocato meglio sulla metacampo difensiva che in quella offensiva. Troppe individualità in attacco e difficilmente si è assistito a un’azione “elaborata”. Protagonista assoluto dei primi due quarti è Alessandro Gentile. Sul finire del quarto, Cusin con due liberi porta l’Italia sul 37-41. Con 2″ sul cronometro e con il possesso dell’Italia – visto l’antisportivo su Cusin – Pianigiani chiama timeout per organizzare l’ultimo attacco. La palla finisce nelle mani di Belinelli ma il numero 3 azzurro non trova canestro e le squadre vanno all’intervallo lungo sul 37-41.

Dopo l’intervallo rientra un’Italia più aggressiva. L’Islanda non trova più con continuità la via del canestro, neanche dalla lunga e sprofonda a meno 8 sul 37-45. Stefansson, però, è uno di quelli che non contempla la parola mollare nel suo vocabolario: 4 punti consecutivi per l’ex Roma e Napoli e Islanda che torna in partita, complici due falli di Cusin su ambo i lati del campo. Beringsson da 3 – tanto per cambiare – trova il meno 1 (44-45) e Pianigiani chiama timeout. Il controsorpasso azzurro è siglato da Cinciarini che poi esplode in un’esultamza di pura rabbia agonistica. Prima Gentile da tre, poi Gallinari con una stoppata importantissima su Hermansson,  regalano all’Italia di nuovo il più 4 (48-52) a 15″ dalla fine del terzo. Nell’ultimo quarto, dopo che Stefansson aveva trovato i liberi del meno 2, è un break tutto siglato da Hackett a far scappar via nuovamente l’Italia seppur con uno scarto minimo (52-57). Gallinari commette quarto e quinto fallo uno dopo l’altro e sinceramente si fa fatica a capire come mai Pianigiani non l’abbia sostituito dopo il quarto. Con il “Gallo” e Datome fuori, per motivi diversi,  l’Islanda effettua il sorpasso: 60-59. Bargnani è disastroso in fase offensiva e spalle a canestro commette un’infrazione di passi che neanche al minibasket. Dopo aver regalato due liberi all’Islanda, Belinelli si va a prendere un fallo sul tiro da tre: è 62-62 quando mancano 2’50” sul cronometro. A togliere le castagne dal fuoco ci pensano Aradori e Gentile. Il numero 4 azzurro prima realizza un gioco da tre punti dopo un fallo e canestro, poi si va a prendere un fallo di pura intelligenza cestistica, a mettere la ciligiena ci pensa Gentile che fa 62-69. L’Islanda non molla mai e con i liberi arriva sul 64-69 a 12″. Belinelli riesce a scappare via con la palla e l’Italia vince 64-71.

LA CHIAVE – Se con la Turchia i problemi erano stati difensivi, oggi sono stati offensivi. Troppa “anarchia” in campo e quasi mai un’azione costruita. Gli azzurri si sono affidati alle individualità anche oggi e se ieri sera ci aveva pensato Gallinari, oggi ci ha pensato Gantile. L’hanno decisa le individualità che han permesso all’Italia di portare a casa i primi due punti dell’Europeo.


(Foto: Gazzetta.it)

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