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Serie A, blackout DAZN: la Lega preoccupata chiede garanzie

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fonte immagine: Twitter


Domenica da incubo per DAZN. Il broadcaster inglese, da qualche giorno titolare dei diritti TV dell’intera Serie A per le prossime tre stagioni, è stato protagonista di un episodio piuttosto spiacevole. Nella giornata di ieri infatti, la visione del lunch-match delle 12,30 tra Inter e Cagliari e di Hellas Verona-Lazio delle 15 è stato privilegio per pochissimi.

IL BLACKOUT – Il blackout sembra abbia coinvolto la trasmissione della partita tramite l’applicazione del broadcaster. Un problema che si ripropone visto che era già capitato in questa stagione con la partita tra Juventus e Cagliari dello scorso 21 novembre. In quell’occasione DAZN risolse il problema a primo tempo della partita inoltrato. Questa volta è andata ben peggio, l’azienda non è stata in grado di trasmettere sulla propria app entrambe le partite, mandando su tutte le furie i suoi abbonati. Già, perché se sull’applicazione di DAZN la partita è stata negata a tutti, sui canali DAZN di Sky, sul satellite, i match sono andato regolarmente in onda. L’applicazione è tornata poi a funzionare regolarmente solo alle 17, quando però era oramai tutto inutile.

LE SCUSE DI DAZN – Dazn in serata si è poi scusata per l’inconveniente tramite una nota diffusa dall’ANSA, spiegando le origini del problema: “Siamo molto amareggiati per quanto accaduto oggi sulla nostra piattaforma. Siamo assolutamente consapevoli della grande responsabilità che abbiamo nei confronti di tutti i tifosi e dell’intero mondo dello sport. Come comunicato in precedenza, stiamo indagando il problema originato dal nostro partener Comcast Technology Solutions, che ha avuto un impatto su DAZN e su altri broadcaster europei. Malgrado il problema si sia ora risolto, consapevoli dell’effetto che questa situazione ha avuto soprattutto sui tifosi, offriremo opportuni indennizzi, che saranno comunicati nei prossimi giorni, a coloro che hanno riscontrato anomalie durante le partite del pomeriggio”.
Un comunicato di piena consapevolezza della gravità dell’accaduto, e che apre scenari oscuri sull’accaduto. Infatti, seppur velatamente, DAZN lascia intendere che ci sarà da indagare sulle difficoltà di Comcast nel sistemare il problema. Comcast è il partner di DAZN tramite il quale il broadcast diffonde il segnale sulla banda larga, ma è anche l’azienda americana proprietaria del gruppo Sky, contro il quale DAZN ha da poche settimane vinto la lunga battaglia per i diritti TV della stessa Serie A. Seppur molto remota e grave, l’ipotesi del sabotaggio è comunque finita sul tavolo.

LA PREOCCUPAZIONE DELLA LEGA SERIE A – La vicenda ha inevitabilmente allarmato la Lega. In particolare, i club che durante la votazione dello scorso 26 marzo avevano votato contro l’assegnazione dei diritti TV a DAZN. La prima mossa dei club è stata quella di chiedere spiegazioni sul blackout ai vertici della Serie A, una richiesta che tuttavia la Lega si è limitata a girare al broadcaster. “Servono garanzie” dice la Lega, DAZN dovrà dunque rispondere anche con i fatti, per evitare che inconvenienti come questi mettano a rischio l’intera trasmissione dei prossimi 3 campionati, che, ricordiamolo, escluse 3 partite giornata, andranno in onda integralmente su DAZN.

Le risposte dell’azienda inglese sono attese nei prossimi giorni, l’ipotesi sabotaggio a favore di una ridiscussione dell’assegnazione dei diritti non può essere del tutto esclusa, intanto a pagare sono di nuovo i tifosi.

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