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Calcio

Road to Brazil 2014: la Selección ai raggi X – 22 mag

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Tutto come previsto. I primi quattro tagli effettuati dal CT Alejandro Sabella alla rosa dei trenta preconvocati rispondono al nome di Gabriel Mercado (River Plate), Lisandro Lopez (difensore del Getafe da non confondere con l’ex bomber del Lione), Franco di Santo (Werder Brema, ex Chelsea) e Fabiàn Rinaudo, fresco di retrocessione con il Catania. Una scelta più che mai pronosticabile, resa scontata dall’azienda di abbigliamento Etiqueta Negra, la quale, comunicando con largo anticipo i ventitré nomi da stampare sulle divise in vista del Mondiale, si è resa protagonista un paio di settimane fa di una gaffe che avrà senz’altro fatto storcere il naso al selezionatore argentino. Nello storcere il naso il CT sarà stato in ottima compagnia: più di un tifoso albiceleste, infatti, si sarà domandato il perché dell’esclusione di un Carlitos Tévez in forma smagliante, capace di zittire chi ad inizio stagione nutriva su di lui dubbi di natura tecnica e, soprattutto, caratteriale. Ovviamente anche senza l’Apache per Messi e soci sarà un gioco da ragazzi sbarazzarsi di Bosnia, Iran e Nigeria e bissare il primo posto nel girone ottenuto a Sudafrica 2010.

Considerata dai bookmaker la squadra favorita per la vittoria finale, seconda soltanto al Brasile, l’Argentina non vorrà perdere l’occasione di annichilire in casa loro gli odiati cugini carioca in una rassegna che sta assumendo, prima ancora di cominciare, le sembianze di una festosa passerella a forti tinte verdeoro. L’ultimo trionfo mondiale della Selección risale al 1986 e fu propiziato dai miracoli di Diego Armando Maradona. Toccherà al solito Leo Messi provare ad imitare le gesta dell’inarrivabile Pibe, trascinando un Paese malato di calcio ad una vittoria che, mai come quest’anno, può davvero valere doppio.

 

I PROTAGONISTI

 

Favorita o no, dalla cintola in giù l’Argentina non è certo irreprensibile. Alla Selección manca, ad esempio, un Neuer, un Casillas o un Buffon, ovvero un para tutto in grado di trasmettere serenità all’intero pacchetto arretrato. Gli argentini dovranno accontentarsi dell’estremo difensore Sergio Romero, ex sampdoriano oggi vice di Subašić al Monaco, che avrà come secondo il bravo ma non infallibile Mariano Andujar (Catania).

 

Stesso discorso per la difesa, dove l’unico nome veramente di spicco è quello del centrale del Benfica Ezequiel Garay; la prestanza fisica e l’abilità nel gioco aereo hanno reso il classe ’86 l’oggetto del desiderio di diverse big ed uno dei più grandi rimpianti del Real Madrid, che lo ha avuto sotto contratto salvo poi svenderlo troppo frettolosamente agli attuali campioni del Portogallo. Esperienza e spessore li saprà garantire anche il terzino destro Pablo Zabaleta, titolare al City del cileno Pellegrini, mentre al ventiquattrenne Marcos Rojo (Sporting Lisbona) sarà richiesto di tenere il passo sulla sinistra al suo più celebre collega. Andranno in Brasile anche gli “italiani” Federico Fernández e Hugo Campagnaro, più lo stopper del Monterrey José María Basanta che, stando a quanto testimonia Etiqueta Negra, dovrebbe essere preferito al roccioso trentatreenne Martín Demichelis.

 

Il tasso qualitativo dell’albiceleste comincia ad innalzarsi a centrocampo grazie anche all’apporto del merengue Ángel Di María. Le scorribande offensive dell’ex prodigio del Benfica ben si sposano con l’intelligenza tattica, la grinta e le geometrie dei mediani Fernando Gago (Boca Juniors, ex di Real Madrid, Roma e Valencia) ed Éver Banega (classe ’88, prestato dal Valencia al Newell’s Old Boys), in nazionale maggiore rispettivamente dal 2007 e dal 2008. Non mancherà neppure Javier Mascherano, compagno di Tévez ai tempi del Corinthians e del West Ham. Pur essendo reduce da una stagione tutt’altro che indimenticabile con la casacca blaugrana del Barcellona, l’incontrista, sogno proibito di Benítez e del suo Napoli, risulta sempre utilissimo per il suo proverbiale agonismo e per la sua duttilità, che rendono il classe ’84 estremamente efficace sia in difesa che nel delicato ruolo di frangiflutti della mediana. Mascherano è al quinto posto dei calciatori con più presenze in nazionale (96, cinque in più di Maradona), classifica guidata da Javier Zanetti, che chiude la carriera a quota 145.

 

Le cartucce migliori, comunque, la Selección ce le ha in attacco. Dietro alla stella cometa di Leo Messi, secondo bomber argentino più prolifico di sempre (37 reti spalmate su 84 presenze; Batistuta dista ancora 19 centri), brilla un’intera costellazione di fuoriclasse assoluti. Primo tra questi, Sergio El Kun Agüero. Dopo aver incantato percorrendo tutta la trafila delle nazionali giovanili, la punta del Man City (nel 2011 il suo acquisto costò ai londinesi costò la bellezza di 45 milioni) si è affermato giovanissimo anche tra i grandi, con i quali ha esordito a soli diciotto anni in amichevole contro il Brasile. Da allora non ha più lasciato la squadra, forte anche degli exploit con la maglia dell’Atlético Madrid prima e del City poi. Con i Citizens, Agüero si è fatto apprezzare non solo per i dribbling e la classe purissima, ma anche per la sua vena realizzativa: per lui 75 gol in 122 presenze in tre stagioni tra campionato e coppe. Sarà certamente protagonista anche Gonzalo Higuaín, altro grande rimpianto madridista, capace di buttarla dentro ben 24 volte nella sua prima stagione napoletana. Tifosi e addetti ai lavori sono ancora a bocca aperta per l’impatto sorprendentemente positivo che il Pipita ha avuto con la realtà calcistica italiana. Completano l’invidiabile reparto Ezequiel Lavezzi, laureatosi campione di Francia con il Psg, e l’interista Rodrigo Palacio, due attaccanti che, se giocassero in una qualsiasi altra nazionale, la panchina non la vedrebbero neanche con il cannocchiale.

 

ARGENTINA

 

LISTA DEI 26 PRECONVOCATI

 

PORTIERI: Mariano Andujar, Augustín Orión, Sergio Romero.

 

DIFENSORI: José María Basanta, Hugo Campagnaro, Martín Demichelis, Federico Fernández, Ezequiel Garay, Nicolás Otamendi, Marcos Rojo, Pablo Zabaleta.

 

CENTROCAMPISTI: Ricardo Álvarez, Éver Banega, Lucas Biglia, Ángel Di María, Augusto Fernández, Fernando Gago, Javier Mascherano, Enzo Pérez, Maximiliano Rodríguez, José Sosa.

 

ATTACCANTI: Sergio Agüero, Gonzalo Higuaín, Ezequiel Lavezzi, Lionel Messi, Rodrigo Palacio.

 

COMMISSARIO TECNICO

Alejandro Sabella

 

STATISTICHE GIRONE DI QUALIFICAZIONE

 

Argentina (32), Colombia (30), Cile (28), Ecuador (25), Uruguay (25), Venezuela (20), Perù (15), Bolivia (12), Paraguay (12)

 

Saldo: 9 vittorie, 5 pareggi, 2 sconfitte

Gol fatti: 35

Gol subiti: 15

Marcatori: Messi (10), Higuaín (9), Agüero (5), Di María, Lavezzi, Maxi Rodríguez (3), Banega, Palacio (1).

 

GIRONE MONDIALE

 

Gruppo F: Argentina, Bosnia, Nigeria, Iran

 

COMPETIZIONI INTERNAZIONALI

 

Mondiali: 2 vittorie (1978, 1986), 2 secondi posti (1930, 1990)

Copa América: 14 vittorie (1921, 1925, 1927, 1929, 1937, 1941, 1945, 1946, 1947, 1955, 1957, 1959, 1991, 1993)

Confederations Cup: 1 vittoria (1992)

 

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