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Bologna

Sotto la curva ospite: Stefano Morelli – 10 Gen

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Il Nostro inviato Speciale Danieleang, ci regala una preziosa intervista con un’icona del tifo laziale, Stefano Morelli, che ci racconta come i supporter laziali si stanno preparando al match importante di sabato contro il Nostro Bologna. Perchè per Noi “Sempre per Unire e Mai per Dividere” non sono mai semplici parole, ma soprattutto il modo di essere 1000Cuori.

1)  Ciao Stefano intanto sempre grazie che una famiglia così importante come Lazialità  e Radio Sei trova il tempo per questa collaborazione  con www.1000cuorirossoblu ,sancendo cosi una amicizia che va oltre i colori e le singole partite.Mi racconti un po’ di te e del tuo lavoro a Radiosei e nella rivista Lazialita’? 

Prima di tutto grazie a voi. Per un laziale, lavorare nella radio dei tifosi della Lazio è il massimo. Devo tutto a Guido De Angelis, che mi ha scelto come collaboratore per la sua storica trasmissione, “Quelli che hanno portato il calcio a Roma”. Lazialità è invece la rivista da lui fondata nel lontano 1985. Oggi, malgrado le difficoltà, ogni mese è puntualmente in edicola. Il nostro obiettivo è raccontare la verità alla gente, senza trascurare un elemento essenziale: custodire e valorizzare la storia.

 

2) Parliamo un attimo della Lazio e del ritorno di Reja, che ha coinciso con la bella vittoria sull’Inter.Ci spieghi brevemente come tatticamente e’ cambiata la Lazio e perché un buon alle allenatore come Petkovic ha quest’anno fallito?

 

Petkovic ha fallito per due motivi: aver avallato le scelte societarie in sede di mercato e non esser riuscito a regalare alla squadra un assetto tattico ben definito. Troppi i cambi e gli esperimenti, con il passare del tempo credo sia venuta meno la fiducia dello spogliatoio nei suoi confronti. È ancora presto per dire se Reja ha effettivamente dato nuova linfa ai calciatori, ma sicuramente il tecnico goriziano rappresenta una garanzia sotto molti punti di vista: non vedremo più gente svogliata in mezzo al campo e difficilmente la difesa sarà perforabile come prima. 

 

3) Breve passo indietro .Ci racconti il Ballardini di Roma  il suo credo calcistico e mi interessa molto anche il suo rapporto con la curva nord  per capire meglio la persona.

 

Il suo impatto nella Capitale tu positivo. Due vittorie consecutive in campionato e, soprattutto, il grande successo di Pechino contro l’Inter di Mourinho in finale di Supercoppa italiana.  Poi il nulla. Ricordo che la Lazio tornò a vincere in campionato dopo mesi, contro il Genoa. E in Europa fummo eliminati persino dal Salisburgo. A Ballardini va attribuita la grave responsabilità – come lui stesso ha ammesso recentemente – di aver accettato l’esclusione di Pandev e Ledesma da parte della società. Sul rapporto con la Curva Nord c’è poco da dire. Il cuore pulsante del tifo biancoceleste non poté fare a meno di criticarlo: la Lazio stava andando in Serie B.

 

4) Bologna-Lazio una grande classica che anche nel passato ha visto grandi campioni in campo. Quale trasferta ricordi con più piacere sia da tifoso che dal lato professionale?

 

Ricordo con estremo piacere il 2-3 del 2010. A Bologna arrivarono circa seimila tifosi laziali, mossi dalla volontà di spingere la squadra verso la conquista di preziosi punti salvezza. Dopo un primo tempo da dimenticare venne concretizzata l’importantissima rimonta. E come dimenticare la sfida del 2000, alla penultima di campionato, nell’anno dello Scudetto e del Centenario!

 

5) Parlando del passato non possiamo non parlare di Giuliano Fiorini ,amatissimo da entrambe le tifoserie,e qua ti chiedo perché un giocatore di calcio non certo campionissimo,riesce a diventare il ” BOMBER ” a Roma e il Pelé Bianco a Bologna?

 

Ho il grande rimpianto di non averlo vissuto, ma vi assicuro che il nome di GIULIANO FIORINI a Roma è leggenda! Lui è il nostro salvatore, senza quel gol al Vicenza saremmo sprofondati nell’inferno della Serie C. Per chi c’era – come Guido, che spesso si lascia andare a intensi racconti in radio – dimenticare è impossibile. È straordinario che Lazio e Bologna siano così unite nel ricordo di questo grande personaggio.

 

6) Credo sia ora di addentrarci al match ,che lo dico subito per quanto riguarda i miei colori vedo molto improbo ,perché la Lazio mi pare nettamente superiore in quasi tutti i ruoli e credo poco all’effetto Ballardini in così poco tempo.

 

La Lazio ha l’obbligo di ritrovare una vittoria in trasferta che manca dal maggio dello scorso anno. La casella “successi esterni stagionali in campionato” recita un impietoso zero. Mi sembra di poter dire che tanto l’allenatore quanto i giocatori abbiano preso coscienza di questo, almeno stando alle dichiarazioni arrivate in settimane. Ma di fronte c’è una squadra che reputo sempre temibile, specialmente in casa, e che ha il disperato bisogno di fare punti per non aggravare ulteriormente la propria situazione di classifica. Non sarà una partita facile.

 

7) Tatticamente mi racconti Bologna Lazio e chi credi possano essere gli uomini decisivi per le due formazioni?

 

Mi aspetto un Bologna aggressivo e una Lazio guardinga e furba, pronta a far male nelle ripartenze conformemente ai dettami tattici di Reja. Nel Bologna temo molto Diamanti, un giocatore che può davvero risolvere le partite in ogni momento. Per i biancocelesti inutile dire i soliti Klose, Hernanes e Candreva. Mi auguro che sia la serata di Felipe Anderson, acquistato in estate dal Santos per 9 milioni di euro. È lui la grande promessa della Lazio, ma finora non ha convinto. Le doti tecniche sono indiscutibili, confido in una sua esplosione.

 

8) A Bologna si sta parlando di nuovo di Floccari,magari in cambio di Bianchi ,credi che siano i soliti sussurri di procuratori ” scontenti” o che in fondo sia una trattativa che possa prendere corpo la settimana entrante?

 

Ricordo bene l’agosto del 2012, alla chiusura del calciomercato, quando era praticamente tutto pronto per il trasferimento di Floccari a Bologna. Poi non se ne fece più nulla, ma il gradimento del club rossoblu nei sui confronti è cosa nota. Come se non bastasse Ballardini, che lo ha già avuto proprio a Roma, potrebbe far leva sulla propria società affinché cerchi di portare l’attaccante in Emilia. Del resto parliamo di un calciatore in scadenza di contratto a giugno e di una squadra – la Lazio – che sta cercando disperatamente un vice Klose dopo la delusione Yilmaz. Dubito però fortemente di un Bianchi come contropartita.

 

9) Pur avendo perso Gilardino,Gabbiadini e Taider ti aspettavi un Bologna così mediocre? 

 

Sarò sincero: non così mediocre, ma non mi aspettavo neanche una squadra che lottasse per qualcosa di ambizioso. Il calcio è molto semplice, vince chi segna. E credo sia proprio questo il grande problema del Bologna. Che poi è lo stesso della Lazio, con la differenza che i biancocelesti possono vantare un organico complessivamente migliore e un Klose in avanti che, se in forma, è sempre uno dei migliori centravanti d’Europa.

 

10)Tornando ai biancazzurri invece da fuori mi capacito poco come una formazione con tanti campioni e un valore di base assoluto abbia potuto fare un inizio così stentato con tanti grandi giocatori e penso a Hernanes, Klose, Candreva, ben al di sotto del loro valore nelle prestazioni sino ad oggi.

 

Il rendimento di Klose è stato certamente influenzato dagli infortuni, i numeri però non si discutono. Le ultime 3 vittorie della Lazio sono merito suo e soltanto suo: Lazio-Cagliari (con il rigore procurato e poi trasformato da Candreva), Lazio-Livorno e Lazio-Inter. Hernanes ha invece conosciuto una leggera fase involutiva, a Reja l’arduo compito di risvegliare il talento brasiliano. Candreva è forse l’unico dei tre al quale si può rimproverare oggettivamente poco: 18 gare su 18 disputate, 4 reti e ben 7 assist. Il problema dei biancocelesti  – a mio avviso –  va ricercato altrove. Per esempio in una difesa quasi mai all’altezza. È anche per questo che il popolo laziale ha accolto favorevolmente il rientro dallo stop di Giuseppe Biava, forse l’unico, nonostante l’età, in grado di fornire le giuste garanzie al reparto arretrato. E tra chi ha deluso non escluderei lo stesso Marchetti, troppe volte incerto tra i pali. Forza Federico, ti aspettiamo!

 

11) Mi dici come fa un presidente come Lotito a ” reggere” la pressione mediatica di una città come Roma che sicuramente non lo appoggia,ma nonostante tutto riesce sempre a mettere in pista formazioni tecnicamente validissime nonostante il cuore del tifo sicuramente non lo asseconda ? Ti do’ alcuni aggettivi per descriverlo: pallico, presuntuoso, competente, egocentrico, razionale. Quale e’ il vero Lotito?

 

Purtroppo devo prendere in prestito solo gli aggettivi poco carini. Non è per cattiveria, ma la gente laziale ha ormai imparato a conoscere questo presidente e il suo modus operandi. Il rapporto con i tifosi è sempre stato debole, quasi inesistente. Il laziale va amato e coccolato, non allontanato. Comunque evito di dilungarmi. Dico soltanto che, limitatamente al presente, la Lazio ha l’obbligo di competere per qualcosa in più di un anonimo decimo posto. E magari anche di mettere uno sponsor sulle maglie, sarebbe ora!

 

12) Sinceramente pensi che Ballardini possa darci la cosiddetta “scossa” come per esempio Mihalovic a Genova e Corini a Chievo o pensi non sia la scelta meglio ponderata?Io ancora oggi pur ammettendo che Pioli era impossibile non esonerarlo fatico a credere che sia questo il mister giusto per questa piazza. 

Se penso al Ballardini laziale tutto diventa complicato, ma lo scorso anno il tecnico romagnolo fece bene al Genoa, conquistando la salvezza. Spero possa accadere lo stesso al Bologna, un club di una città che per storia e tradizione merita senza alcun dubbio la Serie A.

 

13) Ringraziando te ,la tua splendida professionalità,l’amicizia che lega le nostre redazioni, il grandissimo Guido De Angelis maestro di giornalismo e di vita, spero domani si possa finalmente tornare a parlare di calcio vero perché almeno qua a Bologna da troppo tempo tengono banco desolanti campagne acquisti  a discapito di quel calcio giocato che in terra emiliana e’ diventato sempre più una chimera.

 

 

Ah, non parlate a noi di mercato! Siamo l’unica squadra italiana incapace di produrre titolari nelle ultime 3 o 4 campagne acquisti! Detto questo, un sentito e caloroso ringraziamento va a te Daniele e a tutta la redazione di 1000 cuori. Ci sentiamo presto, quando volete. E buon lavoro!

 

Un grazie speciale a Stefano Morelli e a tutta la redazione sportiva di Radiosei 

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