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Tonino Raffa: I rossoblù minuto per minuto – 7 nov

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Tredici anni di carta stampata, trentatré in Rai, ben milleduecento radiocronache all’attivo. Ha commentato sei Mondiali, tre Europei e tre Olimpiadi. Il suo curriculum parla per lui: sono pochi i giornalisti capaci di interpretare meglio di Tonino Raffa il mondo del pallone in tutte le sue declinazioni. La voce storica di Tutto il calcio minuto per minuto ci fornisce un’istantanea della stagione disputata finora dai rossoblù, e non solo…

 

Tonino Raffa, un giudizio sul campionato del Bologna?

«La stagione è al momento un po’ al di sotto delle aspettative. La squadra ha vissuto un avvio faticoso ed ora si ritrova a dover affrontare un ciclo di incontri abbastanza impegnativo, specialmente dopo la pausa internazionale, quando ad attendere i rossoblù vi saranno nell’ordine Inter, Parma, Juventus e Fiorentina. Una sfida relativamente più abbordabile potrebbe essere quella di domenica contro l’Atalanta».

Riuscirà la squadra a centrare l’obiettivo di una salvezza tranquilla?

«Molto dipenderà dalla capacità dei rossoblù di sbloccarsi in zona-gol. L’attacco segna poco e, in questo senso, la partenza di Gilardino si sta rivelando un handicap importante. Alberto aveva ritrovato a Bologna grande fiducia nei propri mezzi, galvanizzato da un clima decisamente favorevole che ha poi riscontrato anche a Genova e che a Bologna, invece, non sembra ancora aver trovato Bianchi, sulla carta il suo naturale sostituto».

A proposito di Bianchi, ultimamente ci si sta interrogando sulla presunta incompatibilità tra lui e Diamanti. Lei cosa ne pensa?

«Ragionando ad occhio e croce, ammetto di non riuscire a vedere tutta questa incompatibilità tra i due. Diamanti è un trequartista, un fantasista con licenza di andare in gol, mentre Bianchi è un ariete, una punta centrale. Semmai li vedrei complementari. Una loro eventuale intesa costituirebbe un’arma formidabile per il Bologna».

Consiglierebbe a Prandelli di inserire Diamanti nella lista dei ventitré che disputeranno il Mondiale?

«Lo seguirei senz’altro, in quanto possiede ottime qualità tecniche, di palleggio e sui calci piazzati. Le scelte comunque si fanno in primavera. Se Diamanti è al massimo della forma può diventare una pedina importante per Prandelli».

Allarghiamo il campo d’azione. Quale squadra l’ha maggiormente stupita in questa prima porzione di campionato?

«Direi la Roma, è facile. Tra l’altro i giallorossi sono al centro di un caso alquanto curioso, avendo scelto un allenatore che rappresentava la terza opzione nelle gerarchie della società, la quale era orientata anzitutto su Allegri e Mazzarri. Garcia, il terzo della lista, in questo momento si ritrova primo. Il suo principale merito è quello di aver saputo mettere ordine, di aver dato un volto e personalità alla squadra. Ora questo giocattolo funziona talmente bene da riuscire anche a fare a meno di Totti, il suo uomo più rappresentativo, il che la dice lunga sulla bontà dell’operato di Garcia. Dopo la Roma, l’altra sorpresa è il Verona. Nessuno si sarebbe aspettato da Mandorlini un simile capolavoro, eppure la classifica è lì a dimostrarci che, quando un lavoro è fatto bene, alla fine i risultati arrivano sempre».

La favorita di Tonino Raffa per la vittoria dello Scudetto?

«Premetto che alcuni fattori occorre valutarli in primavera, quando conterà molto il dosaggio delle forze, il fatto la Roma non sta disputando le coppe europee…Al momento è semplice prevedere una bella volata a tre tra Roma, Napoli e Juventus, con l’Inter di Mazzarri che potrebbe fare da quarto incomodo».

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