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RS-RESTO DEL CARLINO: il rilancio di Curci -4 feb.-

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Se sta bene gioca Lui, se non risente di malanni fisici è Lui il numero 1 del Bologna, anche se tornerà a Roma a fine campionato:” Ho scelto di fare giocare Curci perché sta bene e perché sarà , anzi è il portiere titolare” così Pioli chiudendo ogni vicissitudine e spiraglio ad eventuali dubbi. Quindi, dopo 5 mesi di ritardo, Pescara Bologna determina le gerarchie per il mister parmense, rimandate solo per evidente e improcrastinabili malanni fisici che Gianluca ha dovuto recuperare, così togliendo le chiavi della porta a Federico. Certo che ritornare sullo scranno principale in una partita come quella all’Adriatico è stata anche la buona sorte a correre incontro a Curci: si trattava infatti di affrontare una squadra non solo debole dietro ( quarantotto goal subiti, la peggiore difesa del campionato) ma anche e soprattutto davanti con soli 19 goal all’arrivo in 23 giornate: insomma una miseria. Era quindi la giornata giusta per il cambio della guardia, ci narra l’articolo a firma di Gianmarco Marchini, senza rischiare più di tanto. Rispolverare Curci, dopo le due prove casalinghe svolte a metà con Catania e Palermo, avendo inanellato solo 84 minuti di calcio giocato, doveva essere necessario per recuperare il giocatore.
Completa il mister il suo pensiero:” Quella di Gianluca è una scelta soltanto tecnica. Se poi le sue partite da titolare coincidono con le vittorie del Bologna, allora ben venga”. Non ci soffermiamo sul l’ultima settimana che, fra l’uscita avventata con la Roma che ne ha permesso il pareggio e, forse, il No del trasferimento a Firenze, hanno relegato fra le seconde linee Federico, che ha comunque tutte le possibilità per farsi trovare pronto al l’eventuale chiamata.
La fortuna arride agli audaci, diceva il proverbio: certo quale migliore partita poteva presentarsi per reiniziare un cammino di titolarità, se la squadra avversaria difficilmente tira in porta? Pioli lo sapeva e per questo la scelta per questa partita l’aveva maturata in settimana e i fatti gli hanno dato ragione. Come  l ‘abbraccio finale del mister dopo il fischio è stato per Agliardi, il primo, a sancire la vicinanza al giocatore per un momento emotivo non semplice, vista l’esclusione: si perché da oggi in poi il titolare è Curci.

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