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6 giugno 1937: Bologna-Chelsea 4-1. Il trofeo dell’Esposizione di Parigi – 6 giu

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Dopo la vittoria nel Campionato Italiano i rossoblù sono chiamati a onorare un invito particolarmente prestigioso, al Torneo internazionale di calcio organizzato nell’ambito dell’Esposizione di Parigi. In pratica, un inedito mondiale per club di grande eco e richiamo. Il 30 maggio 1937 il Bologna esordisce a Parigi con uno schieramento offensivo ad hoc, in cui Weisz utilizza Busoni decentrato in un tridente con Schiavio e Reguzzoni. L’esito è esplosivo, il 4-1 al Sochaux suggerisce commenti entusiastici agli osservatori, confermati dagli appuntamenti successivi: il 3 giugno, 2-0 allo Slavia Praga, grazie a una doppietta dello scatenato Busoni, finalmente libero dal “complesso di Schiavio” (avendolo al proprio fianco). Il 6 giugno, l’apoteosi allo stadio Colombes nella finale contro l’accreditato Chelsea, esponente del calcio dei “maestri” britannici e grande favorito della manifestazione: con tre reti di Reguzzoni e l’ennesimo sigillo di Busoni il Bologna vince 4-1 attingendo l’apoteosi di una squadra che i commentatori giudicano perfetta: con l’imbattibile Ceresoli tra i pali, la gagliardia fisica e la classe di Fiorini e il senso della posizione di Gasperi a chiudere una retroguardia formidabile negli esterni Montesanto e Corsi e già proiettata in avanti nel centrale Andreolo; e un attacco che, grazie alla “tessitura” degli assi Sansone e Fedullo, libera facilmente al gol tre talenti puri come Busoni, Schiavio e Reguzzoni. A proposito di “Anzlén”, prodigiosamente di nuovo decisivo al suo rientro dopo mesi di inattività, a lui tocca l’onore di ricevere il gigantesco trofeo in cristallo una volta chiusa la finale. Lo avvicina colmo di gratitudine Renato Dall’Ara e gli sussurra: «Questa Schiavio se la prenda lei e se la porti a casa». Detto e fatto. Dato poi per oltre settant’anni per disperso, il trofeo (unico al mondo) riemergerà da casa di una figlia di Schiavio, Marcella, in occasione delle celebrazioni del Centenario, nel 2009.

La stagione 1936-37 si chiude trionfalmente, con il secondo scudetto consecutivo e il trofeo parigino, che valgono al Bologna l’etichetta di squadra più forte del continente.

foto: Lamberto Bertozzi

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