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Auguri Rossoblù: Robert Acquafresca – 11 set

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Cari Nipotini, mettetevi comodi perché il Nonno quest’oggi vi racconterà una storia leggermente diversa dalle altre: parla infatti di un ragazzo di Torino che sin da piccolo voleva fare il calciatore; suo Papà si era trasferito anni prima dalla Puglia mentre sua Mamma, pensate un po’, era addirittura polacca! Sul campo si muoveva abbastanza bene e il primo passo verso il compimento del suo sogno lo vede realizzarsi quando entra nelle giovanili del Toro: l’avventura procede abbastanza bene fino a quando Destino volle che la società granata fallì, lasciando il nostro giovani centravanti senza squadra. Lui, abituato a lavorare sodo, si rimboccò le maniche e trovò il modo di accasarsi al Treviso tramite l’Inter: ed è proprio a Treviso che mise in mostra le sue doti da finalizzatore, tanto che, al termine di due buoni stagioni sotto il punto di vista realizzativo, il Cagliari decise di puntare su di lui, appena ventenne; da qui parte una lunga storia che lo vede segnare a ripetizione con la squadra isolana, mettendosi in mostra come uno degli attaccanti italiani più prolifici della sua età. Dopo un paio di viaggi andata ritorno Cagliari – Genoa, il centravanti si accasa al Bologna, il Nostro Bologna, intenzionato a proseguire e ad aggiornare la lista dei gol messi a segno. Il primo anno sotto Le Due Torri fu’ un successo: giocò, e parecchio, e mise comunque a segno gol abbastanza importanti, nonostante non fosse nient’altro che la spalla di Re Marco Di Vaio. Poi però, dopo quella prima annata, qualcosa si ruppe: non sapeva più segnare! Provò una cura miracolosa che lo portò in Spagna ma niente, le partite nelle quali giocava erano poche e i gol messi a segno ancora meno. Poi gli successe qualcosa di ancora più strano: iniziò, durante qualsiasi mercato per i trasferimenti(invernale o estivo che fosse),  rifiutare sistematicamente qualsiasi soluzione il Bologna gli proponesse, come se, in cuor suo, avesse ancora qualcosa da dimostrare ad un pubblico che ha smesso di amarlo troppo presto. Siamo nel 2016 e, dopo l’ultimo rifiuto arrivato alla Ternana pochi giorni fa, la punta, non più tanto giovane, è stato esclusa dalla lista per il Campionato in corso, dimostrando come la società abbia definitivamente rinunciato a Lui e alle sue prestazioni: e dire che dopo l’annata in Serie B sembrava potesse riscattarsi ma, forse, era solamente un fuoco di paglia. Quel giocatore, cari nipoti, è Robert Acquafresca è questa è la sua storia vista da Me, che non sono nient’altro che un tifoso innamorato di due colori soltanto …

Oggi Robert compie gli anni, 29 per la precisione, e l’unico augurio che mi sento di fargli è quello di poter trovare nuovamente la voglia di buttarla in fondo al sacco, di poter finalmente esultare dopo una rete, di tornare a divertirsi a calciare un pallone come fosse un bambino. Sarò sincero Robert: speravo con tutto il cuore che questa storia potesse concludersi in maniera diversa, ma così non è stato; speravo che quel gol segnato a Pescara contro il Pescara potesse essere l’inizio di una nuova storia, ma così non è stato; spero, tutt’ora, che tu possa tornare felice con un pallone tra i piedi, che mi pare la cosa più importante.

Auguri Robert, io con te non me la sono mai presa.

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