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STADIO: Il Bologna si prepara al Genoa con due certezze e mezzo – 30 set

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Il rientro di Torosidis, una difesa che tra le mura amiche diventa granitica e un Destro che contro il Genoa di solito ha in canna il gol dell’ex. Ecco i temi su cui vertono le tre pagine che l’edizione odierna di “STADIO” dedica al Bologna, atteso domenica alle 15 da una sfida che potrebbe dire molto sul futuro e sulle ambizioni della squadra.

Destro, goleador di ex

Lorenzo Longhi apre con un interessante articolo che riguarda Mattia Destro: il bomber rossoblu insegue la doppia cifra, e come ricorda il giornalista i 3 gol in 5 gare finora dovrebbero aiutare a raggiungere l’obbiettivo. Ma c’è un’altra doppia cifra da raggiungere, più alla portata, che può essere ottenuta domenica: Destro finora ha segnato al Genoa ben 9 gol, una cifra importante e che sottolinea una curiosità sul centravanti del Bologna, capace di segnare a tutte le sue ex-squadre tranne che al Milan, che però da quando ha lasciato ha incrociato soltanto una volta. Proprio contro il Genoa iniziò per Mattia questa fama di “goleador di ex”: fu un 4-1 rifilato al Grifone a Marassi con la maglia del Siena, la famosa gara in cui a fine partita i tifosi genoani chiesero ai giocatori di togliersi le maglie. Una particolarità? Destro segna ed esulta, sempre, perché il gol è gioia e perché spedire la palla in fondo al sacco è il suo lavoro e la sua missione. Genoa avvisato…

Torosidis c’è, rosa quasi al completo

I portieri Mirante e Gomis, il giovane centravanti nigeriano Sadiq. Tolti questi tre giocatori, di cui solo il primo effettivo titolare, Donadoni ha a disposizione contro il Genoa l’intera rosa. Ce lo racconta Matteo Fogacci, che poi si addentra nell’analizzare i dubbi di formazione del tecnico in vista della partita di domenica. Torosidis c’è, dunque, e potrebbe prendersi il posto sulla fascia sinistra che di solito spetterebbe a Masina, ultimamente messo in discussione ma ansioso di tornare ai buoni livelli della scorsa stagione. In cabina di regia invece il ballottaggio è tra Nagy e Pulgar, con il cileno che a San Siro contro l’Inter è entrato in campo con il piglio giusto e potrebbe essere favorito per una maglia da titolare. Resta in stand-by nel ruolo Federico Viviani, da poco tornato in gruppo e che potrebbe essere in forma-partita dopo la pausa per la Nazionale. Anche lui vuole giocarsi le sue carte.

Il segreto in casa? La difesa

Novità di questa stagione è infine la grande solidità difensiva casalinga del Bologna. Novità relativa, visto che ciò che cambia rispetto alla scorsa stagione è che i rossoblu hanno lasciato chiusa la porta, invece che in trasferta, soprattutto nel catino amico del Dall’Ara. Confermata la tendenza che vede la squadra, da quando è guidata da Donadoni, offrire grande solidità, confermata l’importanza della coppia Gastaldello-Maietta, diversi appunto gli scenari: il Bologna 2015/2016 costruì la buona salvezza anticipata grazie ai colpi esterni ottenuti grazie a ben 7 trasferte senza subire reti, quello di quest’anno si concentra più sulle mura amiche – anche se come ricorda Lorenzo Longhi, Torino a parte, anche in trasferta le cose vanno bene. Al Dall’Ara però Destro e compagni hanno per adesso annichilito Crotone, Cagliari e Sampdoria, incapaci di fare gioco e costrette a tirare poco e dalla distanza: così è arrivata l’unica rete subita, un missile di Bruno Alves che però ha saputo anche di improvvisazione, dato che per il resto della gara il Bologna ha controllato il gioco avversario. Dall’Ara e difesa, dunque, certezze di Donadoni e di una squadra desiderosa di fare sempre meglio.

foto: LaPresse

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