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Resto del Carlino – Attenti a quei due: Ibra – Mandzukic per tornare a vincere

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IlGiorno.it

Bologna – Milan, un test difficile per i rossoblù che avranno di fronte la prima forza del campionato, almeno sinora. Fischio d’inizio oggi alle 15 al Dall’Ara, dove scenderanno in campo, anche se a tinte rossonere, due calciatori che sarebbero potuti essere padroni di casa: Zlatan Ibrahimovic e Mario Mandzukic. Se per il gigante svedese c’era stato un lungo corteggiamento poco più di un anno fa proprio da parte dello stesso Sinisa Mihajlovic, la punta croata in più occasioni è stata offerta ai dirigenti felsinei quando era in cerca di una nuova squadra, ma la proposta fu respinta al mittente da parte dello stesso allenatore serbo. Due calciatori di indiscussa qualità e di grande esperienza che, considerando le tante assenze in questa prima parte di stagione e soprattutto la loro capacità di essere leader e di decidere le partite, avrebbero fatto di sicuro comodo a Casteldebole.

Ibra è tornato nella sua Milano per riprendere la storia d’amore con i colori rossoneri e riportare la squadra in Champions League, Mandzukic – uno degli ultimi acquisti del Diavolo – non è arrivato a vestire la maglia rossoblù per una questione prettamente tecnico – tattica, per caratteristiche troppo lontane rispetto allo stile di gioco di Sinisa Mihajlovic, come ha ribadito in passato in conferenza stampa.

Oggi, arrivano entrambi a Bologna. Carichi, concentrati con la voglia di riscattare subito la brutta figura rimediata nel derby di Coppa Italia. Per il Milan è un momento delicato, dopo nove mesi da imbattuto, ha perso tre match in 20 giorni, tutti contro delle big: Juve e Atalanta in campionato e appunto il quarto di finale contro l’Inter. I rossoneri ora avranno un filotto di partite dal basso coefficiente di difficoltà sulla carta: Bologna, Spezia, Crotone. Tre sfide da vincere per tornare a respirare, ritrovare serenità e staccare le inseguitrici – i cugini nerazzurri su tutti, lontani solamente 2 punti. Quello che arriva a Bologna è un Milan praticamente al completo – eccezion fatta per Calhanoglu, guarito di recente dal Covid e in cerca di una condizione fisica ottimale, e Kjaer, uscito martedì sera in Coppa e ai box per altre tre settimane — dopo un lungo periodo condito da molte assenze, come ha sottolineato l’ex allenatore dei rossoblù, Stefano Pioli: “Finalmente abbiamo potuto giocare 11 contro 11 senza ricorrere ai Primavera”. Il tecnico che ha diretto i felsinei per 97 gare tra l’ottobre 2011 e il gennaio 2014, come riporta Luca Talotta nell’articolo sul Resto del Carlino, è pronto a schierare Tomori al centro della difesa, a sostituire l’infortunato Kjaer, Leao trequartista alle spalle di Ibra con un Mandzukic scalpitante in panchina.

Fonte: Resto del Carlino, articolo di Luca Talotta

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