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Bologna

Stadio – Per l’attacco c’è un’unica soluzione

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Damiano Fiorentini per 1000 Cuorirossoblù


Si dice fare “di necessità virtù” quando ci si trova, volenti o nolenti, a dover affrontare una situazione non gradita(o, come in questo caso, non prevista a priori) dove non ci si deve abbattere ma, anzi, bisogna impegnarsi affinché, anche da un problema, si possa riuscire individuare la soluzione ponte, che aiuti a risolvere, per quanto temporaneamente, il problema.

Il problema, in questo caso,  nasce dalla contemporanea e sfortunata assenza di tre attaccanti e crea, nell’impianto di gioco di Thiago Motta, una ineludibile necessità di cambiamento. 
Ma se l’attore principale di questa necessità diventa colui che poteva salutare la compagnia nel mese di gennaio, la situazione potrebbe sembrare complicata, ma così non è.
L’emergenza in attacco di cui sopra ha portato l’allenatore del Bologna ha rivedere la sua posizione su Nicola Sansone che, dato per partente nel mercato di gennaio, ha sempre onorato con tanto impegno negli allenamenti il suo rapporto con la società rossoblù, tanto da venir richiamato e provato, nell’allenamento di ieri, come falso nueve o attaccante di (grande) movimento, che si scambiava con Riccardo Orsolini (destra) e Roberto Soriano(sinistra) le reciproche posizioni, non dando ai difensori mai punti riferimenti. Ai tre si aggiungono gli inserimenti di Lewis Ferguson, che, partendo dal centrocampo, supporta le fasi in attacco con la sua propensione al gol e il suo tiro.
Differenti ipotesi da quanto sopradetto, sono l’inserimento di Orsolini come punta centrale (ma l’esperimento in passato non ha sortito gli effetti sperati), sostituito da Michel Aebischer, ma questa situazione non è stata provata in allenamento.
Oggi ci sarà l’allenamento di rifinitura e si capirà come Motta vorrà procedere, sapendo che anche i Primavera Antonio Raimondo e Camil Mmaee sono stati precettati a lavorare con i “grandi” per dare eventuali soluzioni alternative. A proposito di Primavera, anche il centrocampista Niklas Pyythiä e il difensore Saer Diop erano a Casteldebole, per fare numero e allenarsi con la prima squadra: tutti e quattro domani sera potrebbero avere una piccola chance di giocare, come è stata data al finnico mercoledì contro la Roma. Pochi minuti, che fanno curriculum e morale.
E in difesa? La situazione anche nel reparto arretrato è complicata, ma meno che nel settore di attacco: Stefan Posch, Adama Soumaoro, Jhon Lucumi e Charalampos Lykogiannis sono al loro posto e Andrea Cambiaso, che è ambidestro, ha nella duttilità la sua arma vincente, potendo districarsi ragionelvomente bene sia sulla corsia di destra che i quella di sinistra. E poi c’è Joaquin Sosa che può fare il centrale, sia essere usato sulla corsia di sinistra: insomma difficoltà si, ma ancora emergenza no.
Tanto da mantenere fermo il fatto di non convocare ne Emanuel Vignato ne Denso Kasius, perchè la situazione è ancora gestibile: per esempio a centrocampo c’è uno scalpitante Jerdy Schouten, ma anche un Nikola Moro, che danno una possibile copertura al reparto della mediana. Con la possibilità di recuperare per l’Udinese sia Musa Barrow che Joshua Zirkzee.
 
(Fonte Dario Cervellati Stadio)

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