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La Repubblica – Il Bologna di Motta: insieme agli elogi parlano i numeri

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Crediti: bolognafc.it


«Palleggio e dominio, questa è l’idea del calcio di Thiago». Solo una frase dell’elogio al tecnico rossoblù da parte di Marco Di Vaio, ieri ospite sulla radio della Lega Calcio. Ha continuato poi, affermando che «C’è una grande organizzazione difensiva e i ritmi rimangono sempre alti, perché negli allenamenti richiede tanta intensità».

Si tratta di riconoscimenti confermati dalle statistiche raccolte su questo Bologna. In 48 partite sotto la guida di Thiago Motta, la squadra ha conquistato il 41,6% delle vittorie complessive (20), un dato che nella stagione attuale sfiora il 44%, con sette vittorie su 16 gare disputate. Da tenere presente che, al suo arrivo, la squadra aveva subito tre sconfitte nelle prime quattro partite (Empoli in casa, Juve e Napoli fuori), ottenendo solo un punto con la Samp.

Sono numeri, quelli, che infondono ai tifosi rossoblù una grande fiducia, ma che trovano riscontro nell’impegno di una squadra determinata a superarsi costantemente per raggiungere l’obiettivo Europa.

La meritocrazia di Motta

Di Vaio ha proseguito negli apprezzamenti su Motta affermando che «La sua forza principale è che riesce a rendere partecipe tutto il gruppo, domenica, ad esempio, ha dato un’occasione anche a Ravaglia». Thiago è stato quindi capace di gestire le situazioni dei portieri discutendo con Skorupski riguardo alla gestione del pallone con i piedi durante la partita contro il Lecce e apprezzando l’apporto di Salerno. Ha quindi scelto di schierare Ravaglia contro la Roma, un chiaro messaggio di fiducia nei confronti del giovane, ma, allo stesso tempo, un modo per spronare il titolare Skorupski, che probabilmente rimarrà in panchina anche nella prossima partita a Milano.

Nel mentre, buone notizie per l’Orso, farà il suo ritorno in campo, anche se per poco. 

Arautovic, una partenza che ha cambiato la squadra

Infine, Di Vaio ci ha tenuto a spendere parole di stima anche nei confronti di Zirkzee: «Il talento di Joshua era evidente, ma il ragazzo non riusciva a trovare continuità: l’avevamo preso per giocare in coppia con Marko, ma l’esonero di Sinisa e il successivo cambio di modulo ci hanno portato a giocare con una sola punta. Quando a fine agosto Arautovic è stato ceduto, Zirkzee ha fatto un clic mentale ed è via via diventato l’attaccante centrale che vuole Motta». Tuttavia, contro l’Inter, Thiago darà spazio a Van Hooijdonk al posto di Zirkzee, un turnover che è stato pianificato per gestire al meglio le energie dei giocatori.

Fonte: Simone Monari, La Repubblica

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