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In panchina col Mister – Il Carpi di Sannino – 23 ott

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ANALISI TECNICA CARPI

 

Le favole nel calcio moderno possono e devono ancora esistere. In tutto questo vuole essere il Carpi, compagine della provincia modenese, che solo 5 anni fa era a giocare nei campi impolverati del dilettantismo ora nei più alti palcoscenici calcistici italiani.

Purtroppo, quella di sabato sarà la classica partita della “vita”. Da una parte i biancorossi, vogliosi di fare punti casalinghi, dall’altra un Bologna oramai all’ultima spiaggia ma deciso a salvare la panchina del proprio mister.

Entrambe le squadre arrivano a questa sfida da due sconfitte. Il Carpi, mortificato a Bergamo, partita già decisa dal primo tempo. Il Bologna, che seppur fornendo una buona prestazione, sconfitto in casa dal Palermo.

Con l’avvento di Sannino, il team carpigiano, ha cambiato anche il proprio modulo in campo, passando da un classico 1-4-4-2 ad un più difensivo 1-3-5-2 che garantisce più copertura, ma allo stesso tempo, se in possesso di esterni veloci e dinamici, capace di ripartire velocemente.

In figura 1 è illustrato un possibile pressing carpigiano alla riconquista della palla.

Probabilmente il Bologna si schiererà con il suo oramai classico 1-4-3-3, forse con gli esterni alti più in linea ai centrocampisti per favorire le ripartenze.

In caso di possesso palla del Bologna, il 9 biancorosso indirizza il gioco sugli esterni, 11, giocando leggermente più indietro,  fa da schermo sul Playmaker rossoblu, mentre a centro campo ci sono i classici accoppiamenti delle mezze ali. Importante è la funzione del 10, che potrebbe raddoppiare continuamente sui portatori di palla rossoblu. Sugli esterni alti del Bologna, i difensori esterni carpigiani, potrebbero concedere la giocata interna, ma le ali rossoblu a quel punto troverebbero strada intasata dallo scivolamento di una delle mezzi ali carpigiane e dall’uscita del difensore centrale di parte. Originando così, una “rotazione” difensiva, per portare la difesa a 4.

In figura 2 c’è disegnata una giocata offensiva vista contro il Torino. Sfruttando il calcio lungo del centrale e le doti tecniche di Borriello, si lancia la palla tra le linee avversarie, 9 dopo un contromovimento  gioca in appoggio, sfruttando il sostegno di 7, a quel punto 3 parte in progressione in fascia, e 10, 11 e 8 si butteranno nello spazio, occupando l’area e il limite.

In figura 3, è evidenziata un’ altra giocata. Tutto passa dai piedi del Playmaker, che attende il movimento ad “inganno” di 11 per giocare la palla a 7 che immediatamente sfrutta l’inserimento in fascia di 3. A questo punto 9 e 11 attaccano la profondità sul primo e secondo palo, mentre 7 o 8 attaccano il limite dell’area

 Probabile formazione: (1-3-5-1-1): Belec, Bubnijc, Zaccardo, Gagliolo, Letizia, Wallace, Martinho, Cofie, Fedele, Matos, Borriello. All. Sannino

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