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Una delle nostre speranze torna a casa: Leonardo Stanzani, futuro rossoblu – 2 ago

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Mi viene dal pensare che quando vari un progetto aziendale, capisci solo dalle fondamenta se esso sarà solido e futuribili. Nel calcio la solidità e il futuro te lo garantiscono solo il settore giovanile e quando investi e credi in un talento di casa tua, riportandolo dove è cresciuto e strappandolo ad una società di calcio di caratura Europea beh…dai un bel segnale! Leonardo Stanzani, Giovanotto Bolognese di Sant’Agata classe 2000, dopo una stagione nei giovanissimi Nazionali dove ha conquistato la maglia azzurra e una mare di complimenti da molti addetti ai lavori, da ieri è di nuovo un giocatore del Bologna FC 1909.
Leonardo è un ottimo prospetto del nostro calcio e per me è una grande gioia riaverlo al Bologna, faccio i miei complimenti al DS Corvino e al responsabile del settore giovanile per averlo riportata a casa. Oggi non voglio essere io al centro della pagina raccontando o descrivendo Leonardo tecnicamente o tatticamente. Lascio tutto il palco a lui però prima, una persona che lo ha “svezzato”  , ci ha regalato due righe su Leonardo, lui è un grande tifoso del Bologna e Mr.  delle Giovanili del Sant’Agata, parlò di Piero Pagani (per gli amici dei sociale Rossoblu, è pieromods)
Ringrazio davvero di cuore Piero perché ha scritto questo cose con tanto orgoglio e piene di affetto per un “Cinno” che a detta di molti è d’oro!

Pietro Pagani :
Ho avuto la fortuna di poter seguire Leonardo (allenare mi pare ancora fuori luogo come termine per quella fascia d’età) nelle stagioni  2008/2009 – 2009/2010 quando vestiva i colori biancorossi della squadra del suo paese natale ossia Sant’Agata Bolognese; all’epoca eravamo io ed il mio d’infanzia Cotti Ivan a seguire quel meraviglioso gruppo di “bimbetti terribili”  tutti del 2000 del quale anche Leo faceva parte.

Balzò immediatamente agli occhi che avevamo per le mani un ragazzino che palesemente aveva qualcosa in più degli altri sia dal punto di vista atletico che tecnico, ricordo che dopo averlo osservato per un paio di allenamenti gli chiesi : “Leo con quale piede preferisci calciare ?” risposta : “dipende da che parte ho intenzione di andare per fare gol”. Per lui non c’era differenza tra calciare di sinistro o di destro, chiunque ha giocato a calcio sa la valenza di questo aspetto.

Oltre all’atleta ciò che ci ha colpito è stato l’essere già “uomo” nei panni di un bimbo, un aneddoto per essere più chiari…la quasi totalità dei suoi compagni riempiva la borsa dopo l’attività “col badile” come si dice in gergo, Leo no, Leo sistemava la borsa con attenzione, roba sporca nel sacchetto apposito, roba pulita separata dal resto, piccoli dettagli che sono un’istantanea della educazione del ragazzo.

Poi giustamente è arrivato Daniele Corazza a prenderselo, benissimo a Bologna negli anni in rossoblu, poi la Fiorentina (e li ho masticato amaro) ed infine il ritorno a casa.
In bocca al Lupo Leo!!

 

Ma ecco che finalmente sono riuscito a realizzare con Leo un’intervista che prima non si poteva.

Eccoci qua Leo
Ale Zanini: Allora Leo, cos’è successo??
LEO: è stato tutto molto veloce, ma sono rimasto tanto contento: ero pronto per andare a fare le visite mediche alla Fiorentina, poi è arrivata la chiamata della società dicendomi che c’era l’interessamento del Bologna. Siamo andati a parlare con la società e, con tanta gioia, abbiamo deciso di accettare e tornare a casa!
Ale Zanini: ma raccontaci un po’ la storia sportiva
LEO: Da piccolino, mentre ero con la famiglia al mare sono arrivati degli amici e hanno chiesto a papà se aveva voglia di farmi provare a giocare a calcio (da ex ‘calciatore’ ha ovviamente accettato!) e dopo un po’ di paura ho deciso di allontanarmi dallo sport che facevo, il pattinaggio artistico a rotelle dove i miei genitori sono campioni d’Europa e allenatori e ho iniziato la mia avventura calcistica, continuando sempre anche con il pattinaggio.
Ale Zanini: Io ti conosco molto bene tatticamente e tecnicamente, ma ci sveli chi è Leo Stanzan, e chi è il giovane calciatore della Nazionale e finalmente di nuovo del Bologna, Leonardo Stanzani
LEO: Leonardo credo sia un ragazzo molto tranquillo, un ragazzo a cui piace di più stare con la famiglia che in discoteca, è molto timido e gli piace avere i suoi amici di sempre vicino, un ragazzo che fin da piccolo sogna di vincere un mondiale! ama giocare a calcio e si trova molto bene a fare la mezz’ala perché si inserisce spesso, però ama fare il TREQUARISTA e quindi sente molto la numero 10, però riuscire a fare una carriera storica come quella di Giacomo Bulgarelli magari da capitano, sarebbe un onore immenso per  me.
Ale Zanini : tu sei Bolognese DOC, hai il rossoblu nel cuore. Cosa vuol dire per te vestire la maglia del Bologna?
LEO: quando da piccolino papà da Sant’Agata Bolognese, mi portava allo stadio per me era un sogno pensare di poter un giorno pestare l’erba del Dall’Ara. Forse questo è il pensiero più bello che possa avere un ragazzino di 10 anni: ESORDIRE NELLA SQUADRA DELLA SUA CITTÀ!

Ale Zanini : i tuoi sogni , dentro e fuori dal campo?
LEO: io ho pochi sogni, probabilmente perché fin da piccolo, come ho già detto, sogno di vincere un mondiale. Poi sogno di essere un punto di riferimento per la nazione, sempre a livello calcistico, vorrei diventare un giocatore come Totti, Pirlo, Baggio. Questi sono i miei sogni.
Ale Zanini: A chi devi i più grandi ringraziamenti?
LEO: sicuramente alla mia famiglia, che mi ha sempre assecondato nelle scelte e per avermi sempre dato la forza di non mollare mai, anche nei momenti bui.
Ale Zanini: Leo, tu sai a quanto tenessi e quanto sperassi in tuo ritorno. Adesso che sei a casa tua, da me da tutti i ragazzi di 1000cuori IL PIU SINCERO( Come diciamo solo a Bologna) IN CULO ALLA BALENA.
Un abbraccio forte.
LEO: Cavolo, grazie Ale. In questa giornata mi sono arrivati una marea di messaggi da amici che esprimevano la loro felicità nel sapere che sono tornato a casa, al BOLOGNA FC 1909. Ricambio tutti gli imbocca al lupo e, per ciò che riguarda la Balena, speriamo non ” bronzi”.
Ringraziò te che mi segui da tempo e la redazione di 1000cuori!

ADESSO SI CHE SAN TOT UN QUEL SOL.

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