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Bologna vs Spezia 0 a 0: la cronaca del match – 18 apr

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Dopo oltre 4 mesi, al Bologna tocca in sorte l’essere in condominio con un cliente scomodo:  il Vicenza che, per la regola degli scontri diretti, stasera, in una chiusura ipotetica e anticipata del campionato cadetto,  prenderebbe la via diretta per la serie A, lasciando il  Bologna nello scannatoio dei play off. Lo 0-0 con lo Spezia è l’inizio di un incubo sportivo che ci relega, di fatto, in una terza posizione scomoda e pericolosa al tempo stesso. Per i rossoblù è il sesto pareggio a reti bianche in casa, dove ha segnato solo due gol nelle ultime 7 partite. Ma la cosa che lascia maggiormente preoccupati è la sterile manovra che difficilmente porta al goal. I nostri avversari si sono presentati sul manto erboso del Dall’Ara con la speranza di strappare almeno un pareggio: missione riuscita e sarebbero stati tre se un Catellani arruffone e precipitoso avesse centrato il bersaglio grosso al 93′. La partita inizia all’insegna delle novità: si rispolvera dal primo minuto l’attaccante Acquafresca, mettendogli a fianco Sansone e Mancosu,  e viene all’ultimo secondo inserito il giovane Alex Ferrari, in quanto nel riscaldamento Gastaldello accusa un problema muscolare. Il Bologna inizia a tessere la sua trama di gioco, generosa ma poco efficace, soprattutto in zona gol. Mancosu al 24′ non concretizza quella che poteva essere una buona occasione , mentre Sansone si ricorda del suo piede fatato e al 35′ impegna in tuffo Chichizola su punizione.  Ci ha impressionato sulla fascia sinistra lo spezzino Situm, moto perpetuo con tanta qualità e dribbling. Lo Spezia si fa veramente pericoloso al 48′ quando, in pieno recupero, ha la sua occasione migliore con l’ex Cagliari Nenè a cui solo il corpo di Casarini toglie la gioia di un sicuro goal da posizione ravvicinata. La ripresa non muta la sua trama poco rassicurante per i tifosi rossoblù: impegno si ma idee poco lucide, soprattutto sotto porta. Prima Krsticic impegna al 3′ Chichizola, poi Acquafresca spedisce a lato di poco un diagonale di sinistro al 9′, mentre  Casarini (ma dov’erano gli attacanti in questo frangente?, ndr) impatta un invitante pallone di testa, spedendo la sfera alta sulla trasversale del portiere spezzino. Il Bologna inizia a spegnersi al 60′ e lo Spezia cresce di tono, ma senza mai salire in cattedra, portando qualche pericolo alla porta dell’attento Da Costa.  Lopez, come mossa della disperazione, inserisce prima Improta e poi Cacia per gli evanescenti Acquafresca e Mancosu, ma senza che questo comporti una pressione territoriale maggiore; anzi, come si diceva in principio, è Catellani a sprecare incredibilmente all’ultimo secondo il gol vittoria per la sua squadra. Vi risparmiamo il teatrino delle conferenze stampe, dove le verità non dette abbondano e si sprecano. Il Bologna non ha gioco offensivo e stenta nella manovra corale. Perso Zuculini, capace di stimolare i compagni e saltare gli avversari e con un Laribi che è profondamente in riserva, Lopez deve estrarre degli autentici conigli dal cilindro, sperando che qualcuno dei suoi giocatori in organico sforni prove maiuscole e ci regali il secondo posto che equivale la serie A diretta. Crederci non costa nulla, che si realizzi invece è tutto un altro film.

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