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Baraldi: “Quella di sabato è la peggior sconfitta dell’era Segafredo”

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La sconfitta rimediata dalla Virtus Segafredo nella semifinale della Final Eight di Coppa Italia 2022 ha creato del malumore all’interno dell’ambiente bianconero. Pochi giorni dopo quella sfida, infatti, è stato intervistato da Massimo Selleri de “Il Resto del Carlino” l’Amministratore Delegato di Virtus Segafredo, Luca Baraldi che ha commentato così quanto visto sabato sera alla Vitrifrigo Arena di Pesaro:

“Quella di sabato sera è stata la sconfitta più pesante e più brutta da quanto la Segafredo è entrata nel mondo Virtus. Sono dispiaciuto per i tifosi, sia per quelli che sono venuti a Pesaro, sia per quelli che sono rimasti a casa e ci hanno visto in TV. Per la vicinanza che ci hanno dimostrato anche in questi mesi caratterizzati dalla pandemia meritavano che i giocatori in campo avessero un altro tipo di atteggiamento. Il problema non è perdere, ma è come si perde. Ed è per questo motivo che sono anche dispiaciuto per il dottor Massimo Zanetti, che sta investendo molto in questo progetto e che ha visto di persona la squadra umiliata da una neopromossa. Tortona è un’ottima squadra e ben allenata, ma un conto è subire un avversario che in quel momento è più forte di te e un conto è venir umiliati. E noi a tratti lo siamo stati, ecco perchè seguendo il pensiero di Scariolo condivido il fatto che la responsabilità non sia solo dei giocatori, ma anche dello staff tecnico”.

“Quella di sabato è stata la terza volta in cui abbiamo affrontato Tortona e la nostra ultima sconfitta è stata identica a quella che subimmo alla sesta giornata di andata e questo significa che non abbiamo imparato molto da quella prestazione negativa. In questo momento ci sono giocatori che non hanno la giusta condizione fisica per stare in campo, per cui possono essere fermati per recuperare la forma necessaria. Si possono far giocare gli altri, anche perchè le soluzioni non mancano. Apprezzo la reazione che hanno avuto Teodosic, Belinelli e Jaiteh, ma al loro fiano devono avere compagni che sono in grado di seguirli. Come società allo staff tecnico posso dare un solo consiglio: migliorare la qualità relazionale nel rapporto con i giocatori abbassando l’utilizzo della tecnologia, basandosi molto di più sul rapporto diretto”.

“Tenevamo molto alla Coppa Italia. Dopo vent’anni avremmo voluto riportarla nella nostra bacheca. Non dico che l’abbiamo persa noi, ma almeno in finale potevamo arrivarci e lì ce la saremmo giocata con Milano. Non ci siamo presentati pronti a questo appuntamento e questo mi dispiace”.

“Non escludo che più avanti ci siano nuovi innesti, ma al momento non ci sono i presupposti perchè questo accada. Prima alcuni giocatori devono ritrovare loro stessi e solo dopo che saranno nel pieno della forma verranno fatte le opportune valutazioni. Senza questo passaggio lo staff tecnico non ha tutti gli elementi per poter decidere e c’è il rischio, poi, di avere un gruppo con troppi elementi al suo interno”.

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