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Boniciolli avverte: “Non sottovalutiamo Chieti. Servirà la stessa durezza mentale vista a Ferrara” – 22 apr

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La Fortitudo è attesa dall’ultima fatica della regular season, prima dell’inizio dei playoff. Al Paladozza arriva Chieti, squadra che ormai non ha più nulla da chiedere al campionato. Boniciolli fa il bilancio fin qui: “Nel girone d’andata abbiamo chiuso con un record di otto vinte e sette perse. Nel ritorno siamo attualmente 9-5 con una striscia di quattro vittorie, di cui due trasferte. Questi sono tutti segnali di una crescita avvenuta attraverso prove ed errori. Una crescita fisica e tecnica, ma soprattutto in termini di maturità”. Sulla gara con Chieti si esprime così: “È una gara dalle mille insidie. Possiamo rischiare di pensare a quella di domani come ad una passerella finale, in attesa di vedere quanto durerà la nostra stagione in post season. In realtà è l’ennesima prova di maturità, contro una squadra che è tutto tranne che in ferie. Chieti è ben allenata da Galli e può contare su un gruppo di buoni giocatori. La nostra crescita passa anche attraverso una partita apparentemente vinta prima che cominci, ma che in realtà nasconde una sfida che se non affrontata con la giusta attenzione rischia di diventare una beffa clamorosa. Dobbiamo replicare la stessa durezza mentale vista a Ferrara. Vorrei che tutti domani venissero a Palazzo con la convinzione di vedere una sfida vera che porteremo a casa solo se metteremo a frutto il lavoro fisico e tecnico di questi mesi. Entrare nei Playoff con un record di 5-0 ci permetterebbe di essere l’unica squadra a farlo e sarebbe un buon biglietto da visita”.

Su Montano: “È il giocatore che ha sofferto di più i cambiamenti, passando da sesto uomo designato a infortunato, poi a prima punta, fino a dover dividere i possessi che aveva con Flowers e Amoroso. Mi fido di lui,dal punto di vista fisico sta bene. Sono sicuro che se non sarà domani, rivedremo il Montano decisivo nei Playoff. La postseason sarà un bel test per un giocatore che ha davanti due strade. La prima essere la prima punta di una squadra con obiettivi medi di A2, l’altra essere un devastante cambio anche in A1, ad alto livello. La sua sfida individuale è capire quale può essere il suo destino. Su Raucci: “Adesso si tratta di rimettere in condizione un giocatore che da un mese non fa niente. Lo sport è uno dei pochi ambiti rimasti in cui il merito puro vale”.

Sui Playoff: “Volevo evitare la prima squadra dell’altro girone, fermo restando che la maturità con la quale affronteremo la gara di domani potrebbe aumentare la nostra convinzione. Straniero di scorta? Avevo pensato ad Udanoh, perché era un buon giocatore, perché sarebbe stata un’operazione dal costo sostenibile, ma anche in prospettiva per il prossimo anno. Non mi sento di chiedere un ulteriore sforzo alla società”.

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