Fortitudo Bologna
Panni e Sabatini salutano la Fortitudo (Più Stadio)
Dopo 3 stagioni di Panni e il terzo ritorno in biancoblù di Sabatini, le strade tra Fortitudo e i due giocatori si dividono ancora
La Fortitudo inizia a muovere lo scacchiere della stagione ’25-’26, i cui volti noti saranno solo Fantinelli e Bolpin. Come riporta Damiano Montanari su Più Stadio, nella Fortitudo che verrà non ci saranno due nomi che le scarpe biancoblù le hanno indossate per parecchio tempo. Alessandro Panni e Gherardo Sabatini, infatti, non faranno parte della truppa di Caja che da settembre proverà nuovamente la scalata verso la serie A. Due addi dolorosi, per motivi diversi, da parte di due giocatori che, nonostante tutto, si sono meritati l’affetto da parte dell’Aquila.
Panni, un guerriero
Alessandro Panni viene da 3 anni in veste biancoblù, visto che il suo approdo sotto alle Due Torri risale al mercato del 2022. Da quel momento, dove il coach era Dalmonte, sono arrivate altre due conferme estive per lui, la prima, rocambolesca, al cambio di guida tecnica con Caja, mentre la seconda la scorsa estate, quando sulla panchina sedeva Devis Cagnardi. Tre anni complicati per diversi motivi, in particolar modo quest’ultimo, vista l’operazione per pubalgia a ridosso dell’inizio del campionato.
Da lì l’ex Ferrara ha zoppicato (cestisticamente parlando) a lungo, non riuscendo prima a entrare nei ritmi cagnardeschi, poi cajeschi. Il cambio di marcia è arrivato a metà campionato, restando comunque più difensivo che offensivo, e non era difficile immaginare che il club biancoblù avrebbe optato per la ricerca di un giocatore più affidabile (pare sicuramente americano) e meno preda delle difficoltà là davanti, se non per qualche sporadica (ma sempre apprezzata) bomba.
Alessandro Panni (©Valentino Orsini – Fortitudo Flats Service Bologna)
Sabatini, una stagione sfortunata
Discorso diverso sul campo ma non nell’affetto per Gherardo Sabatini. Il playmaker, dopo una buona partenza in casa Fortitudo al suo terzo ritorno coi colori biancoblù, si è ben preso dovuto accomodare in panchina, vittima di uno degli infortuni peggiori che un giocatore di pallacanestro possa vivere: la rottura di un crociato e del collaterale. Una batosta non solo per il regista ma anche per tutta la Effe, che muovendosi sul mercato ha portato sotto alle Due Torri Luca Vencato, a sua volta infortunatosi poco dopo.
Il bolognese sulla carta avrebbe potuto essere l’arma segreta della Fortitudo di quest’anno, dato che da cambio di Fantinelli avrebbe creato una coppia in regia di livello superiore, tanto era il Qi cestistico racchiuso nei due giocatori. Tuttavia, la Dea bendata ha scelto proprio quest’anno per ancorare Sabatini alla panchina. Anche la terza esperienza sotto l’ala dell’Aquila di Gherardo va verso i titoli di coda. Ce ne sarà una quarta? Chissà, ma per ora è un arrivederci.

Gherardo Sabatini (©Valentino Orsini – Fortitudo Flats Service Bologna)
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