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il Resto del Carlino – Stop anticipato della stagione: Virtus e Fortitudo si oppongono

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Sportpress


C’è chi vuole concludere prima la stagione e chi, invece, si oppone a questa ipotesi. Tra le squadre del secondo gruppo sono presenti, tra le altre, Virtus e Fortitudo. Infatti, come riportato da Massimo Selleri su il Resto del Carlino, i due team hanno confermato la propria scelta mandando delle lettere al presidente della Lega Basket, Umberto Gandini.

Virtus e Fortitudo si oppongono a questa ipotesi perché, così facendo, non ci sarebbe alcuna garanzia sugli effetti che porterebbe la sospensione del campionato. Infatti, almeno per ora, non si è discusso materialmente su argomenti come quello di ridurre gli stipendi dei giocatori. Per questa motivo nella lettera si chiede di continuare il campionato, ovviamente quando ce ne sarà la possibilità. Lo scopo di queste due lettere è quello di bloccare determinate decisioni che potrebbero essere prese nell’assemblea di Lega, in programma oggi. Un colloquio tra Gianni Petrucci, presidente della Federbasket, e il ministro Spadafora, sarebbe stato decisivo per le sorti del campionato e – proprio nella riunione di oggi – le squadre dovrebbero sapere la decisione definitiva, ovvero quella di bloccare i campionati. I numeri di morti e contagiati nelle zone settentrionali sono troppo elevati, è impossibile soltanto pensare ad una ripresa del campionato. 

Inoltre, Virtus e Fortitudo hanno due idee diverse sul come e quando tornare in campo. La Virtus vuole posticipare la fine di questa stagione all’inizio del prossimo campionato, e nella lettera mandata a Gandini ha insistito proprio su questo aspetto. Dall’altro lato, la Fortitudo la pensa diversamente: non si potrebbe tornare in campo, secondo loro. Ma, dato che alcuni club vanno per la propria strada, anche la Effe ha deciso di andare per la sua. Con prudenza però: concludere la stagione senza aver preso accordi con giocatori e sponsor potrebbe portare diversi problemi in campo giudiziario.

Caos tra le altre squadre: Sassari, senza aspettare decisioni ufficiali, ha preso accordi con alcuni giocatori per liberarli subito. Milano, invece, ha deciso di pagare interamente gli ingaggi. In attesa dell’assemblea di oggi è difficile credere che le altre società ascoltino Virtus e Fortitudo: la cosa strana è che, in una situazione come questa, le federazioni hanno un’autonomia che non dovrebbero avere.

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