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Nel 1984, 1994 e 1998 tra il 23 e il 24 maggio l’ultima sconfitta preludio di grandi feste

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Foto Virtuspedia

 

 

Nove sono gli scudetti vinti dalla Virtus in epoca playoff, ma solo tre sono stati conquistati alla bella, il decimo nel 1984, il dodicesimo dieci anni dopo e il quattordicesimo nel 1998. Curiosamente nelle tre occasioni le V nere persero l’ultima gara prima del trionfo lo stesso giorno dell’anno negli ultimi due casi e il giorno prima nell’anno della stella. Andiamo in ordine cronologico: il 23 maggio 1984, dopo aver vinto gara uno a Milano, la Virtus perde in casa, dove non era mai caduta, ma quattro giorni dopo trionferà di nuovo in casa della Simac.

Dieci anni e un giorno dopo, il 24 maggio 1994, le V nere sono in vantaggio 2-1 nella serie di finale contro la Scavolini, avendo vinto le due partite in casa e perso gara due nelle Marche. Quel giorno la Buckler cade nuovamente a Pesaro, ma tre giorni dopo vince la bella al Palasport di Piazza Azzarita, non ancora intitolato a Giuseppe Dozza. Esattamente quattro anni dopo, il 24 maggio 1998, la Kinder, campione d’Europa da poco più di un mese, deve affrontare gara tre contro la Fortitudo. Le V nere hanno perso in casa, a Casalecchio, all’ultimo secondo gara uno, ma hanno vinto in trasferta la seconda partita, disputata sempre a Casalecchio. La Fortitudo, quel giorno, ripete il blitz e si riporta in vantaggio, ma la Virtus da quel giorno costruisce il suo “argine sul Piave” e arroccata nella sua difesa a zona compie rimonte memorabili in gara quattro e cinque conquistando il titolo.

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