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La chiave di Istanbul e i ritmi forsennati delle settimane virtussine

La Virtus vince ad Istanbul e vola a Vitoria per giocarsi l’accesso ai Playoff

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Lundberg al tiro
Zona Lundberg (Foto: Virtus Pallacanestro)

Quello andato in scena ieri sera alla Sinan Erdem Sports Hall di Istanbul è stato un vero capolavoro bianconero, una vittoria arrivata per 64-67 che tiene accesa la possibilità di accedere ai Playoff, ma ancor di più è stata la prova di come questa possa essere una Squadra vera contro chiunque. Qual’è stata allora la chiave che ha permesso di espugnare Istanbul? Cosa si prospetta ora per quelli che sono i ritmi forsennati delle settimane virtussine?

La chiave di Istanbul

Dopo la sconfitta interna contro Baskonia e l’incrocio con l’Efes da giocare in terra turca le speranze bianconere di giocarsi l’accesso ai Playoff sembravano essersi ridotte al minimo. Non però per il patron Zanetti e tanto meno per la squadra. Luca Banchi decide di partire con il solito quintetto, che, nonostante la faccia giusta mostrata fin dalla palla a due subisce la furia di un Clyburn da 17 punti nei primi 5′ di gara. Il coach grossettano decide così di mischiare le carte fin da subito, allargando le rotazioni molto prima del solito e il “rischio” viene subito ripagato da una panchina capace di ricucire il primo allungo casalingo.

Da qui in poi l’aggressività difensiva è salita di colpi in maniera decisa, Abass ha tarpato le ali del 12 biancoblù con difese da primo quintetto della competizione. Rotazioni perfette e controllo dei rimbalzi contro una squadra nettamente più fisica. I segnali sono poi arrivati anche dall’ormai solito Polonara con due stoppate in fila e poi Zizic anche lui determinante nell’oscurare la vallata dei suoi avversari.

Lettura dei segnali

Il quintetto di partenza del terzo quarto rispetta quanto guadagnato dalle “seconde linee” nel primo tempo: Hackett, Lundberg, Abass, Polonara e Zizic. La gara è proseguita sui ritmi imposti dalla Virtus, ad un livello fisico da final four. Spesso in difficolta nel trovare il canestro la Virtus si è sempre tenuta a contatto con la difesa. Lundberg nei suoi 31 minuti di utilizzo si ero protagonista dell’attacco bianconero con 12 punti e 7 assist oltre ai 7 rimbalzi catturati in difesa.

Proprio il danese sul finale ha ritrovato la sua freddezza siglando la tripla del 66-61 lasciando 11.5 secondi agli avversari, in una gara dove cinque punti di vantaggio si sono visti raramente. Quella conclusione che finalmente trova di nuovo il cottone e non più il ferro come nelle ultime occasioni è il frutto di una gara giocata e gestita al massimo livello stagionale, vinta nell’unico modo in cui si poteva vincere contro un Efes già pronto a sfidare il Real.

Ritmi forsennati

La vittoria di ieri sera catapulta le Vu Nere al quarto match della settimana, dove a distanza di una settimana esatta, questa volta a Vitoria, i bianconeri potranno vendicare la sconfitta per 91-95. Baskonia, Cremona, Efes e ora ancora i baschi per quella che sarà una sfida di altissimo livello. I bianconeri però non si fermeranno di certo in terra basca, in quanto dopo meno di 48 ospiteranno Reggio Emilia nel ventottesimo turno di LBA. Al momento non è un problema da porsi, ma gara-1 di playoff è in programma martedì 23 a Madrid per la vincente tra Baskonia e Virtus. La stagione bianconera è appena entrata nel vivo e i segnali di ieri sembrano ben promettere.

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