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La conferenza stampa di Antimo Martino alla vigilia di Fortitudo-Udine

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Mauro Donati

 

 

Ruolino di marcia perfetto per la Fortitudo di Martino, che ha incamerato sei punti su sei finora in campionato. Discorso diverso per la G.S.A. Udine, che nell’ultima giornata è stata sconfitta da Montegranaro, rimanendo a quota due punti in classifica.

Sfida sulla carta abbordabile per i biancoblù che, per il buon basket espresso in queste prime uscite stagionali, stanno ricevendo elogi a destra e a manca. Ma attenzione, l’allenatore della Effe predica calma, perché gli attestati di stima fanno piacere, ma la strada verso l’obiettivo finale è ancora lunga.

“Ci avviciniamo a questa gara, che arriva in maniera precoce dopo una partita importante come quella di Treviso. Resettiamo quello che è stato domenica, mettendo nel mirino i nostri prossimi avversari. Una squadra di valore, allenata da Cavina, allenatore che stimo molto, con talento ed una buona profondità del roster. Non mi fido dei risultati delle prime tre partite stagionali, sono sicuro che domani troveremo una squadra pronta che proverà a metterci in difficoltà, dovremo farci trovare pronti”.

Fantinelli e Mancinelli?

“Siamo felici che il primo esame ha escluso problemi gravi a Fantinelli, che già sta molto meglio. Mancinelli negli ultimi giorni sta lavorando in maniera più intensa, ieri ha svolto allenamento differenziato e in gruppo. Questa settimana non ci aiuta per i troppi impegni, l’idea però è quella di inserirlo sempre più nel quotidiano, per averlo a disposizione nella settimana che ci porta alla sfida con Mantova. Mi auguro di avere entrambi nei 12, per Mancinelli non ci sono dubbi, per Fantinelli vedremo domani”.

Siete i favoriti di questa sfida?

“Quando la Fortitudo gioca in casa al PalaDozza, è giusto partire leggermente favoriti. La presenza di Mancinelli, oltre a quella di Fantinelli, potrebbero spostare gli equilibri. La squadra è stata brava a mascherare queste assenze, ma non deve diventare un’abitudine”.

Questi complimenti vi fanno sentire già “promossi”?

“Ieri ci siamo visti e immediatamente abbiamo fatto un video su Udine, per spostare l’attenzione della squadra sul prossimo impegno. Confido nell’esperienza dei veterani della squadra, per trasferire questi valori anche ai più giovani. Il nostro atteggiamento sul quotidiano farà la differenza su questo aspetto non trascurabile: pensare di aver fatto chissà cosa dopo sole tre giornate sarebbe un grande errore”.

I vostri margini di crescita?

“Secondo me i margini di crescita risiedono nella durata dei buoni momenti. Possiamo aumentare la nostra qualità e distribuirla all’interno dei 40 minuti e quando ci saremo tutti, potremo fare cose diverse e migliori, avendo a disposizioni altre soluzioni. L’idea dello staff è stata quella di creare diverse situazioni di gioco, oltre a situazioni specifiche in grado di esaltare specifici giocatori”.

Il dualismo Cinciarini-Hasbrouck?

“Con Cinciarini abbiamo condiviso l’idea di partire dalla panchina, di essere un giocatore importante partendo a gara in corso. L’entusiasmo e l’apporto che ha fornito dalla panchina nelle due uscite precedenti ci permette di valutare seriamente questa opzione, senza particolari problemi. La squadra sta apprezzando la condivisione, penso che a lungo andare i due o tre minuti giocati in più o in meno non inficieranno lo spirito di squadra”.

Per Venuto e Benevelli sarà un ritorno al passato contro Udine.

“Credo che al di là del fatto di giocare contro Udine per Venuto e Benevelli, i due ragazzi sono stati entusiasti sin da subito di giocare per questa maglia. Sono due grandi professionisti e non credo che l’avversario cambi il loro approccio alla gara. Certe situazioni le scopri in campo, quello di cui sono sicuro è lo stato in cui arriveranno alla partita, il resto spetta a loro. In caso di forfait di Fantinelli e Mancinelli, per entrambi cresce la responsabilità di dover fare bene”.

Sarà una partita fisica domani contro Udine, secondo Cortese.

“Me lo auguro, dovremo essere bravi a gestire la gara”.

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