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La V statistica: il peso delle troppe triple subite

L’analisi delle tante conclusioni dall’arco concesse dai bianconeri ai propri avversari

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Dusko Ivanovic (©Virtus Pallacanestro) Bologna
Dusko Ivanovic a colloquio con la squadra (©Virtus Bologna)

Le statistiche nella pallacanestro non sono certamente tutto, ma spesso danno uno specchio della realtà alla quale si va incontro. Ai danni della Virtus Bologna, ultimamente, ma non solo, sono arrivate prestazioni avversarie con percentuali da tre ben oltre la media. Da Sassari ad Istanbul e in un caso specifico anche contro Venezia, che di squadra ha tirato male ma in Wiltjer ha trovato un arma capace di tenere i veneti in partita.

Le percentuali

Partendo dalla sfida contro la Dinamo Sassari le V Nere hanno subito un 47.2% dall’arco con 17 triple realizzate su 36 tentativi, record stagionale per i sardi che di media viaggiano a ben 11.4 punti percentuali in meno (35.8%).

Pajola in difesa su Bibbins (©Dinamo Sassari)

Pajola in difesa su Bibbins (©Dinamo Sassari)

Ad Istanbul torna il numero 17, con un 17/29 che vale l’incredibile 58.6% dei turchi, che sono si la seconda miglior squadra per percentuale dall’arco in EL, ma viaggiano di media con il 38.9%.

In casa contro Venezia invece si è vissuta la situazione opposta. I veneti sono infatti la peggior squadra per percentuale dall’arco dei tre punti in LBA (28.6%) e alla Segafredo Arena hanno fatto anche di peggio con un 24%. Il caso che fa però storcere il naso è quelli di Wiljer, che proprio contro i bianconeri ha piazzato una prestazione da 5 su 9 quando in stagione viaggia a 1.9 realizzati su 4.3 tentativi.

In Eurolega la squadra felsinea, è, non a caso, sesta per tiri in percentuale subiti dall’arco (37.6) Berlino è ultima con il 38.8% mentre Kaunas è la migliore con il 31.9%.

Le motivazioni

Non ci si può, alla luce di certi numeri, appellare al solo caso o alla fortuna altrui, se tutti o quasi contro le V Nere riescono ad andare oltre le proprie percentuali solite. E’ evidente come spesso i bianconeri abbiano dei problemi in rotazione difensiva e se pescati con ribaltamenti veloci gli avversari si trovino spesso alcuni metri di vantaggio per scagliare un tiro comodo. Altre volte invece manca la comunicazione difensiva sui pick and roll, dai quali il palleggiatore può sfruttare lo spazio lasciato dalla difesa non attenta o comunque poco reattiva.

Alessandro Pajola (©Virtus Pallacanestro)

Alessandro Pajola (©Virtus Pallacanestro)

Al momento sul perimetro della Virtus Bologna Pajola è il solo specialista difensivo, che trova in Cordinier un ottimo compagno. Dalla panchina non è più lo stesso l’apporto di Hackett, che riesce sempre a rendersi utile in diversi aspetti del gioco, ma non vanta certamente la freschezza fisica dei tempi migliori. C’è un Morgan che sta provando a migliorare, ma per stazza e attitudine non è certo un mastino e lo stesso Tucker, per quanto volenteroso di dare una mano in tutti i modi, non nasce certamente come specialista difensivo. In alcuni casi poi, c’è una situazione legata al dover giocare tanti minuti e alle volte dover scegliere un aspetto del gioco da dover un po’ mettere in secondo piano. Kaunas ad esempio, per mantenere un alto livello difensivo sul perimetro, tende ad allungare tanto le proprie rotazioni, con giocatori sempre freschi e pronti ad incollarsi sull’avversario.

L’arrivo di Justin Holiday potrebbe giovare al sistema bianconero, con il nuovo numero 1 bianconero che con le sue lunghe leve si è sempre dimostrato un abile difensore. Oltre a rappresentare un profilo che potrà garantire dei minutaggi maggiormente spalmati sui quaranta minuti.

 

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