Basket
Matilde Villa, il destino crudele di una (già) campionessa
La rottura del legamento crociato taglia fuori Matilde Villa dall’Europeo di Bologna, ma la strada verso il futuro è comunque splendida

Assurdo come la vita e lo sport, a volte, riservino per qualcuno destini difficilissimi da interpretare. Complicato da capire, sì, come magari potrà esserlo nei prossimi mesi per Matilde Villa, il giovane gioiello della Nazionale azzurra di basket. La classe 2004 si è infortunata durante una partita amichevole col Belgio, a Kortrijk, in preparazione dell’Europeo che tra una manciata di giorni inizierà proprio in Italia, nella sua Italia, al Paladozza di Bologna. Il referto è impietoso: rottura del legamento crociato anteriore.
Matilde Villa, quando il destino gioca un brutto scherzo
Ora, probabilmente nessuno, se non chi gioca o ha giocato a basket, può immaginare cosa voglia dire un responso del genere: stop per mesi e mesi, una fatica immane per recuperare, la paura di non riuscire a tornare come prima, lo sconforto nel lasciare le compagne di squadra alla vigilia di un evento così importante. A maggior ragione se ti chiami Matilde Villa, se ti appresti a disputare un Europeo in casa con la voglia di stupire, di riscattare il basket femminile gridando “ci siamo anche noi”, e provare a sfatare quel tabù legato ai cosiddetti ‘sport in rosa’. Insomma, arrivi fino a qui, peraltro dopo una stagione chiusa con una sconfitta in Gara-5 finale scudetto, dopo aver trascinato la Reyer a suon di giocate, a un passo dal bis dopo il netto successo dell’anno passato. E magari mentre hai anche uno sguardo oltreoceano, visto che lo scorso anno sei stata chiamata dalle Atlanta Dream al draft WNBA, diventando solo la quarta giocatrice italiana a riuscirci.
Insomma, sei Matilde Villa e in questo momento sei onnipotente. Non perché tu così ti senta realmente, chiaramente, ma perché i fatti parlano chiaro. Lo disse anche Pozzecco in una recente intervista: «Voglio anche la Villa, giocherà l’Europeo sia maschile che femminile», scherzando. Potrebbe anche definirsi ordinaria amministrazione per chi in nazionale assoluta ha esordito solo a 16 anni, cose che accadono solo quando sei un vero e proprio prodigio. Passi anni a preparare appuntamenti come questi, che capitano una volta nella vita. L’Europeo in casa? Un sogno poterlo giocare, vivere, peraltro nel palazzetto più importante d’Italia. E mentre ti alleni inseguendo un sogno, in ritiro con la tua nazionale… Crack.

Matilde Villa (©M.Ceretti / Ciamillo-Castoria)
Solo l’intervallo
E ora? C’è chi si dispera per l’Europeo, dove Italbasket ha perso una delle sue più importanti giocatrici, anzi, LA giocatrice, senza voler togliere nulla a nessuno. Che a 21 anni è nel pieno della sua crescita sportiva, che in questo evento avrebbe potuto consacrarsi definitivamente come astro splendente del basket femminile in Italia. Insomma, diventare un simbolo, come in tempi recenti è stata Giorgia Sottana, come è ancora Zandalasini, anche se in un altro campionato lontano dallo Stivale. C’è chi si dispera per il campionato che verrà, visto che la Reyer dovrà fare a meno della sua stella probabilmente per larga parte della stagione. E poi c’è Matilde, che a parte tutto questo, è semplicemente una ragazza alla quale piace giocare a basket.
Poche parole, quasi a voler sminuire questa scocciatura di infortunio, nel post pubblicato su Instagram dalla playmaker lombarda. “Mi è stato tolto il campo per un po’. Ma non la voglia, né l’amore per quello che faccio. É solo l’intervallo, ci rivediamo per il secondo tempo“. Brava Mati, è solo l’intervallo, una piccola pausa dalla partita vera. A pensarci sarà ora il resto della squadra, a partire da Mariella Santucci, chiamata al raduno per sostituire la compagna (anche in Laguna) infortunata. Mariella che due anni fa ha dovuto passare lo stesso calvario, visto che lo stesso legamento si lesionò con la nazionale 3×3. Chi meglio di lei, dunque, per provare a trovare quel famoso riscatto contro un destino che tanto ha tolto e poi tanto ha dato: da bolognese, un Europeo casalingo da far tremare le gambe. La sostituta perfetta per prendere ‘in prestito’ il testimone di Matilde.
Insomma, il destino gioca sempre qualche brutto scherzo e sempre lo farà. Sembrerà una frase fatta, ma è la più vera di tutte: la differenza sta non nel come si cade, ma nel come ci si rialza. E Matilde Villa non potrebbe rialzarsi diversamente se non da campionessa, visto che già lo è.
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