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22 Marzo – Nel 1992 la moneta di Zdovc, nel 1995 l’orologio Virtus

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Il 22 marzo 1992 la Virtus perde nettamente a Forlì contro la Filanto di Bonamico. Fumagalli, Mentasti, ma al minuto 22’05” una monetina colpì Jure Zdovc e allora tutto quello che successe dopo ebbe poca importanza, perché il risultato del campo fu cancellato dallo 0-2 a tavolino. Ecco quel tabellino cancellato da tutti gli archivi ufficiali e di cui rimane traccia solo su Virtuspedia:

Filanto Forlì: Di Santo 3, Fumagalli 10, Ceccarelli 8, Bonamico, Codevilla 2, Mentasti 26, Godfread 18, Corzine 18, Fusati n.e., Casadei n.e.

Virtus Knorr Bologna: Brunamonti 24, Brigo n.e., Corni n.e., Binelli 2, Coldebella 7, Dalla Vecchia 4, M. Romboli 15,  Cavallari 0, Wennington 4, Zdovc 16.

Salta agli occhi la coppia arbitrale: Reatto e Zancanella che anni più tardi diventeranno involontari protagonisti di due derby vinti dalla Virtus in volata, rispettivamente quello del 16 ottobre 1993 e quello del 31 maggio 1998.

 

Sabato 4 marzo 1995 è tempo di derby, quello rinviato praticamente un mese prima per decisione del Coni dopo l’uccisione di un tifoso a Genova fuori dallo stadio. Manca solo questa giornata per determinare la griglia prima della fase ad orologio. Vince la Fortitudo 84 a 83 con Danilovic che, caso raro, fallisce l’ultima azione. Le due squadre tornano appaiate al vertice della classifica, ma la Virtus ha mantenuto il vantaggio nella differenza canestri, ciononostante per sapere le posizioni definitive prima della nuova fase ad orologio occorre aspettare l’esito del domenicale Benetton – Scavolini: una vittoria dei pesaresi, già sicuri del terzo posto, li proietterebbe alla pari delle due bolognesi, ma invertirebbe il loro ordine di classifica. Vince Treviso, quindi prima Buckler e seconda Filodoro. Il 22 marzo arriva il giorno del derby, decisivo per decidere chi sarà primo alla fine della stagione regolare, chi lo vince prenderà due punti di margine in classifica e anche il vantaggio degli scontri diretti e dopo mancheranno solo tre gare. Una grande difesa, un super Moretti, 23 punti con 3 su 4 da due, 2 su 5 da tre e 11 su 12 ai liberi, il solito Danilovic, 27 punti con 5 su 9 da due, 2 su 2 da tre e anche per lui 11 su 12 dalla lunetta, lanciano la Buckler, che resta sempre al comando della gara, 24-12 al 10′, 56-33 al riposo, dopo che un minuto prima Djordjevic si è visto fischiare un tecnico, per le sue proteste successive al quarto fallo; 23 punti di scarto e una ripresa da giocare senza Sale, equivalgono per la Fortitudo alla resa. Al 27′ la Virtus ha ancora leggermente aumentato lo scarto, 69-42, ma restando 12′ minuti all’asciutto di canestri su azione, si vede gli avversari avvicinarsi dopo un parziale di 2-17, ma il margine resta di sicurezza, 71-59. La gara termina 82-70.

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