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Una Virtus da Eurolega, più di quanto ci si aspettasse

Il Punto sulle prime tredici giornate di Eurolega affrontate dalla V Nera con buoni risultati e ampi margini di miglioramento

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ivanovic Virtus Bologna
©Virtus Pallacanestro

Ci si concentra tanto sulle difficoltà riscontrate dalla Virtus Bologna nelle trasferte europee dimenticando però che tra le venti squadre migliori d’Europa una sola è ancora imbattuta tra le mura amiche e questa è proprio la V Nera. Un grande equilibrio nel più totale disequilibrio, un record di sei vittorie e sette sconfitte che non tutti avrebbero pronosticato ad inizio stagione ma che a qualcuno ora sta già stretto. Se l’appetito vien mangiando è evidente che la squadra di Ivanovic sia stata in grado di sedersi ad un buon tavolo.

Edwards Virtus Bologna 3

Edwards (©Virtus Bologna)

Il calendario

I bianconeri ad oggi hanno affrontato 7 squadre attualmente tra le prime dieci in classifica conquistando 3 vittorie e 5 squadre, che come la V Nera stessa occupano la parte destra della classifica, portando a casa altrettanti successi. Come detto di queste sconfitte tutte sono arrivate in trasferta, con la sola sconfitta di Vitoria-Gasteiz come potenziale rimpianto a fine anno.

Da qui al termine del girone d’andata mancano solamente sei gare di cui quattro da giocare in casa e due a Belgrado contro Partizan e Stella Rossa. A Bologna arriveranno invece Dubai, Hapoel, Olympiacos e Milano. Tra queste la gara più proibitiva, ad oggi, è la trasferta contro Stella Rossa (prima in classifica) mentre le altre sono tutte gare potenzialmente “alla portata” per quanto visto fino al tredicesimo turno. Non ci sarà più il fattore PalaDozza che andrà però trasportato il più possibile anche in Fiera. 

Virtus Bologna Maccabi Tel-Aviv

©Virtus Bologna

Una Virtus Bologna in crescita

Sono diversi i fattori che evidenziano una crescita nei banconeri. Il primo riguarda l’acquisizione di esperienza partita dopo partita per alcuni profili alla prima avventura di questo livello. Dai vari Jallow, Alston passando per gli stessi Niang e Diarra che mostrano ancora diversi alti e bassi.

La crescita di Vildoza e Diouf, il primo sta pian piano trovando la forma fisica e atletica, prendendo così in mano le chiavi della squadra. Per il lungo azzurro invece stanno crescendo le responsabilità ed è ormai alle spalle la fatica accumulata tra la fine dello scorso campionato e l’estate azzurra.

Le trasferte di Barcellona e Istanbul sono state anch’esse chiari segnali di miglioramento. Dalle sonore sconfitte rimediate a Kaunas, Monaco di Baviera si è passati a giocarsela alla pari con i Campioni d’Europa in carica mancando la vittoria solo per dettagli in volata.

Virtus Bologna Fenerbahce

©Virtus Bologna

Meglio di quanto ci si potesse aspettare

Dopo le difficoltà incontrate lo scorso anno, i tanti cambiamenti estivi e i dubbi riguardanti il ripartire con un Ivanovic che in situazioni similari in passato non aveva fatto bene (vedasi l’esperienza di Belgrado), si può affermare che ad oggi la Virtus stia tenendo un rullino di marcia migliore di quanto non ci si potesse aspettare. 

Il fattore positivo è poi quello legato ai margini di miglioramento, la V Nera non ha mai dato l’impressione di raccogliere più di quanto seminato, ma al massimo il contrario. In Europa tutto quello che verrà sarà di guadagnato, la licenza triennale in questo aiuta e l’entusiasmo deve continuare ad accompagnare i ragazzi tra le mura amiche, cercando di tenere inespugnato “il castello” il più possibile.

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