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Virtus Bologna

L’affascinante storia della Virtus Pallacanestro. Ventiseiesima puntata.

Terzi nel 1964/65, ma lontani dalle prime due. Quarti l’anno dopo, ma arriva il primo titolo giovanile della Virtus. Nel 1966/67 sesti ma Lombardi torna capocannoniere.

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Virtus Pallacanestro Ventiseiesima puntata. Virtus 1966/67: Pellanera, Cosmelli e Lombardi ascoltano coach Sip.
Virtus 1966/67: Pellanera, Cosmelli e Lombardi ascoltano coach Sip. (Foto Virtuspedia)

Nel 1964-65, con due sconfitte nelle prime due trasferte, alla prima giornata a Cantù e alla terza a Milano contro All’Onestà, la Virtus praticamente parte già tagliata fuori dalla lotta per il titolo. I bianconeri terminano con 6 vittorie in meno del Simmenthal e tre in meno dell’Ignis, perdendo i 4 scontri diretti. Da salvare nella stagione le due vittorie nei derby con il Gira. Mario Nanetti, un giocatore che chiuse la sua carriera in Virtus con due punti in tre partite ufficiali, decise l’amichevole di novembre contro la Reyer con un canestro all’ultimo secondo. Naturalmente furono i suoi soli punti in quella gara. Il campionato successivo vede una mezza rivoluzione, in casa Virtus. Innanzitutto, la novità americana: si sono riaperte le frontiere e dagli States arriva il pivot Terry Dale Werner. Nuovo anche Massimo Cosmelli, ma la Virtus peggiora il terzo posto delle passate stagioni. Al termine dell’annata scende infatti di un gradino, sopravanzata dal Petrarca Padova.

Torna il colore sulle maglie

L’abbinamento Candy porta in dote anche colorate divise rossoazzurre, ultimo “tradimento” della Virtus, prima del definitivo ritorno al bianconero. Simmenthal e Ignis sono un gradino più in alto rispetto alla concorrenza e vanno allo spareggio perso sul campo ma vinto a tavolino dai milanesi: Padova è terza con una vittoria in più dei bolognesi. I veneti avevano soffiato alla Virtus anche il Trofeo Lovari a Lucca all’inizio di settembre in una finale terminata 66-65. Due settimane dopo le V nere si erano riscattate vincendo il Torneo di Carrara, in finale sul Sant’Agostino Alcisa, 115-100. Successo anche nella Coppa Emilia, battendo Gira, Fortitudo e lo stesso Sant’Agostino. Nella Coppa Candy di fine anno, bianconeri secondi, dietro all’Honved, e davanti a Sant’Agostino e Levski Sofia. Tra i successi da segnalare i tornei di Lodi e di Parma.

Il primo titolo giovanile della Virtus

In formazione da alcuni anni c’è anche Augusto Gianni Giomo (rimase alla Virtus dal 1962 al 1968). Ottimo giocatore, si distinse anche per gli insegnamenti nelle giovanili. In quella stagione portò la squadra allievi al titolo. La Virtus vinse tutte le gare e trionfò nelle finali nazionali di Arezzo. Nessuno di quella squadra fece una grande carriera, ma giocavano una bellissima pallacanestro. Nella stagione 1966-67, il ceko Sip subentra ad Alesini, ma delude l’americano Mills e uno strepitoso Lombardi, che batte tutti gli americani con 25 punti di media e conquista la Coppa d’Oro dei frombolieri, non basta a tenere in quota la Candy che retrocede dal quarto al sesto posto. Sono arrivati Raffaele (terzo livornese in squadra dopo Lombardi e Cosmelli) e  Rundo. Operato al ginocchio Zuccheri. Alla penultima giornata un’impennata: l’Ignis, ormai definitivamente seconda, cade a Bologna, ma il cannoniere principe stavolta non è Lombardi, “solo” 19 punti, bensì Pellanera, autore di 22 punti.

I primi derby Virtus-Fortitudo

È anche la stagione dei primi derby contro la Fortitudo dopo quelli disputati nel torneo invernale di propaganda e nel campionato regionale di seconda divisione nel 1932/33. La Fortitudo ha acquisito il titolo per giocare nella massima serie dal Sant’Agostino. Il primo lo vincono i bianconeri in casa della Fortitudo, 66-73, con 30 punti di Lombardi, nel secondo il cannoniere delle V nere fa un punto in meno, ma la Virtus viene nettamente sconfitta 63-78. Il calo di rendimento è riscontrabile anche nei tornei disputati: a parte la vittoria in quello di Ozieri, la Virtus è seconda nel Trofeo Lovari di Lucca, in quello di Cagliari, nella Coppa Emilia, nel torneo Ferwoollen di Lodi, è terza nel Trofeo Oransoda a Cantù e nel Trofeo Gianfranco Bersani (intitolato al vecchio campione scomparso a soli 46 anni) disputato al campo dei Salesiani e ultima nei tornei di Caserta e Chieti.

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