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La Virtus Segafredo passa a Trieste secondo copione anche se con qualche patema: 81-92

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foto LBA

 

 

ALLIANZ PALLACANESTRO TRIESTE – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 81 – 92  (16-34; 40-54; 64-73)

Allianz: Banks 27, Davis 3, Konate 8, De Angeli 2, Mian 2, Delia 12, Fantoma n.e., Cavaliero, Campogrande 6, Grazulis 8, Lever 2. All. Ciani

Virtus Segafredo: Tessitori 4, Cordinier 12,  Mannion 6, Pajola, Alibegovic 10, Ruzzier, Jaiteh 18, Shengelia 9, Hackett 9, Sampson, Weems 16, Teodosic 8. All. Scariolo

 

Arbitri: Lo Guzzo, Paglialunga, Boninsegna

Tiri liberi: TS 14/18; BO 11/13

Falli: TS 18; BO 19

Rimbalzi: TS 27; BO 40

Tiri da 2: TS 23/43; BO 24/42

Tiri da 3: TS 7/22; BO; 11/27

È risaputo che partite come questa possono essere pericolose per le “prime della classe” che potrebbero affrontarle con esagerata leggerezza, concedendo chance fuori a ogni logica alle avversarie. Il fatto è che se di fronte trovi qualcuno che ha più “garra” di te le differenze tecniche possono liquefarsi anche in uno sport tecnico come la pallacanestro. Questa sera la Virtus Segafredo ha dimostrato di appartenere ad un’altra categoria, rispetto ai padroni di casa dell’Allianz Trieste, poi però si è seduta e ha seriamente rischiato la frittata. Trieste ha cominciato a crederci veramente nella seconda parte della gara e alla fine ha davvero rischiato l’impresa. Non ci è riuscita perché per la Virtus sarebbe stato un suicidio e gli uomini di Scariolo non sono stati tanto autolesionisti, ma il fatto di giocarsi fra tre giorni l’ennesima gara importante in Eurocup non può costituire un alibi, a questo punto della stagione, rispetto al fatto di continuare a correre di questi rischi.

Il quintetto d’avvio di Bologna è Hackett, Cordinier, Weems, Shengelia e Jaiteh; Davis, Banks, Mian, Grazulis e Delia quello di Trieste. La partenza virtussina è in totale fiducia, per cui Ciani dopo tre minuti e mezzo è costretto a fermare i giochi dopo che il distacco si è già fatto quadruplo: 4-16. L’ingresso di un più aggressivo Konate per Delia cambia qualcosa per Trieste, che almeno comincia a segnare con più continuità, ma sebbene la Segafredo sostituisca di fatto l’intero quintetto la situazione non si modifica più di tanto, con SanTeodosic che ha cominciato il proprio show. È 16-34 al primo stop.

Il primo quarto è stato uno spettacolo; il secondo registra un po’ di flessione, pressoché inevitabile, giacché certi numeri rasentavano l’incredibile. I bianconeri si cercano molto, in attacco, e si divertono tanto; i biancorossi non si arrendono, ovvio, ma in diverse situazioni paiono come impotenti, soffrendo parecchio, oltre al divario tecnico, quello fisico, assai vistoso (alla fine i rimbalzi saranno 40-27 per i bolognesi). Il rischio a divertirsi troppo è quello di perdere la concentrazione, consentendo agli avversari di rientrare dopo aver temuto il tracollo. Banks e Grazulis furoreggiano con il valido supporto di Delia, in questa fase; i padroni di casa si riportano pertanto a -12 ed all’intervallo si va sul 40-54. Ne gode lo spettacolo, magari un po’ meno Scariolo che non gradisce probabilmente questi alti e bassi nella concentrazione dei suoi.

Chi credeva che la gara potesse essere in qualche modo già segnata sbagliava completamente; la Virtus è capace di amnesie e approssimazioni che non le consentono di tirare il freno senza pagarlo salato. Trieste annusa il momento e pigia sull’acceleratore, avvicinandosi ad un potenziale -5 a pochi secondi dal terzo intervallo. Viceversa, perde la palla e Cordinier lanciato in contropiede sulla sirena fissa un 64-73 che non può comunque dare tranquillità a Scariolo per l’ultimo periodo.

Il -5 arriva a meno di 5’ dalla conclusione. Trieste e Bologna hanno mantenuto la stessa intensità dei minuti precedenti: alta i giuliani, mediocre gli emiliani. Delia spreca l’occasione del -3, ma a 2’ dalla fine Shengelia va in lunetta per due liberi su un pericoloso -4, dopo l’ennesima invenzione di Banks. Uno lo fallisce, la Virtus continua insomma a complicarsi la vita. È Cordinier a mettere i canestri che le consentono di arrivare in fondo con un briciolo di fiatone in meno, con Jaiteh che torna a dominare sotto i tabelloni. Finisce 81-92, la Segafredo porta a casa i due punti, Trieste la certezza di essere ancora una squadra, nonostante la settima sconfitta consecutiva.

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