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Una strepitosa Virtus Segafredo in semifinale di BCL distrugge il Brose Bamberg: 67 – 50

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – BROSE BAMBERG 67 – 50  (22-11; 42-28; 53-39)

Virtus Segafredo: Punter 21, Martin 2, Moreira 5, Pajola, T. Taylor 5, Baldi Rossi 5, Cappelletti n.e., Kravic 8, Chalmers 5, Aradori 6, M’Baye 9, Cournooh 1. All. Djordjevic

Brose: Hickman 4, Rice 21, Zisis 4, Stuckey n.e., Schmidt n.e., Olinde, Harris 9, Rubit 5, Alexander 3, Heckmnn 2, B. Taylor 2, Kulboka n.e.. All.

Arbitri: Rosso (FRA), Kozlovskis (LAT), Lucis (LAT)

Tiri liberi: BO 13/20; BA 11/14

Rimbalzi: BO 47; BA 45

Falli: BO 21; BA 18

Tiri da 2: BO 18/48; BA 12/43

Tiri da 3: BO 6/18; BA 5/23

Con una certa esagerazione, è stata presentata quasi fosse la partita della vita. In certo qual modo, questa semifinale di Basketball Champions League è per la Virtus Segafredo l’occasione per riabilitare una stagione improvvisamente divenuta disastrosa, nell’immaginario dei tifosi. In verità, i bolognesi sono a caccia di una nuova piccola impresa, dopo la qualificazione strappata al Nanterre92: gli avversari sono di primissimo rango, con stelle assolute quali Rice, Zisis, Hickman e Cliff Alexander. I quintetti saranno Taylor, Punter, Martin, M’Baye e Moreira per la Virtus, Rice, Zisis, Olinde, Alexander e Heckmann per il Bamberg.

La tensione in avvio è forte sia in campo che sulle tribune, eppure, il primo quarto va tutto al contrario di come ci si poteva aspettare: la Virtus appare convintissima dei propri mezzi, il Brose all’inizio un po’ gigioneggia, poi pare smarrire buona parte delle certezze. Guidata da un grande Kravic, presto entrato per Moreira autore di due falli in due minuti, e da un solido Punter la Segafredo prende presto un discreto vantaggio; la grinta in difesa caratterizza immediatamente la gara dei bolognesi ed alla fine del quarto il vantaggio è +11, un 22-11 decisamente confortante.

Il nuovo periodo procede con la Virtus ancora attentissima dietro e il Brose che non riesce ad attaccare con fluidità. Il secondo fallo di Kravic, con inevitabile sostituzione del serbo-canadese, al 14°, sul 27-15, potrebbe essere un po’ una mazzata, anche perché Rice comincia a bombardare da tre come sarebbe suo solito. Per un po’ il vantaggio bolognese invece non cala, finché a 2’32” dall’intervallo il Brose non scende sotto la doppia cifra, 33-25, e Djordjevic chiama timeout, da cui la Virtus rientra riproponendo Chalmers, che esibisce subito un sontuoso assist per Moreira, prima di una spettacolare penetrazione che non chiude con l’aggiuntivo, ma vuol dire “oggi ci sono anch’io”. In chiusura di quarto, in verità, si fa soffiare la palla in palleggio da Rice, ma senza conseguenze sul punteggio, che è all’intervallo 42-28.

La tripla di Punter dà il +20 dopo poco più di due minuti nella ripresa, cominciata con un 6-0. Ci si aspetta una reazione d’orgoglio da parte dei tedeschi, tuttavia al 24° una stoppatona di Martin a Rice in un mezzo contropiede è un ennesimo messaggio inviato all’attacco avversario, che nell’azione successiva perde la palla per 24”. La Segafredo però non riesce ad uccidere la gara, e il Bamberg per un po’ racimola punticini su punticini, finché Chalmers e una difesa granitica non decidono di riallungare: 53-33 a 2’53” dall’ultima sirena. Allora timeout Bamberg per lanciare il tentativo di riscossa: Rice a un minuto dalla fine del quarto segna in effetti il -14 dall’angolo, dopo una serie di errori da una parte e dall’altra che denunciano l’arrivo della stanchezza, con il periodo che finisce così, 53-39. Partita ancora tutta da giocare.

L’ultimo quarto inizia in un clima torrido. Punter riappare con la tripla che ridà il +17. Due liberi di Taylor portano il +19 a 7’ e mezzo dalla fine; grande palla rubata di Punter e finalizzazione di Moreira per il +21 subito dopo. Punter penetra e segna con l’aggiuntivo: +24, 63-39. Dopo 3’20” dall’avvio del periodo il Bamberg non ha ancora segnato. Da qui in poi gli errori si sprecano, con tante palle sputate via dal ferro ma la Virtus è sostanzialmente in controllo fino alla conclusione: 67-50. Dopo dieci anni la Virtus è di nuovo in finale in una coppa europea. L’impresa è riuscita. Magari adesso qualcuno dirà che si era gridato al lupo inutilmente, ma la squadra di Djordjevic ha giocato una gara pazzesca per intensità, con una difesa spettacolare e un attacco che per almeno venti minuti ha dettato legge. La ripresa è stata un lento accompagnamento verso una conclusione che mette in guardia i prossimi avversari: la Virtus Segafredo c’è, lo ha urlato Punter, coi suoi 21 punti e 8 rimbalzi, lo hanno gridato i suoi compagni fra i quali nessuno ha sbagliato la partita. Domenica, alle 18,00, la finale contro la vincente tra Tenerife e i padroni di casa dell’Anversa. Il Bamberg ha totalmente sbagliato partita, invece; le sue star si sono quasi incartate da sole, Rice ha segnato bene da tre ma solo un imbarazzante 1/11 da due, Zisis e gli altri sono stai condannati all’anonimato da una difesa bianconera che ricorderanno a lungo. Ora però gli uomini di Djordjevic dovranno essere bravi a non accontentarsi di quanto ottenuto fin qui, perché domenica servirà la medesima determinazione.

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