Bologna FC
Bologna: bilancio in positivo e capacità di crescere ancora
La forza di una società sana, che porta avanti la sua filosofia con lungimiranza e ora anche con la sicurezza di saper portare a casa grandi risultati

L’era Saputo sta vivendo, grazie ad una programmazione forte e decisa, il suo miglior momento. Questo però non è per Bologna un punto d’arrivo, ma solo l’inizio di un nuovo percorso che possa portare la società rossoblù ancora più in alto. C’è una filosofia che ha portato a questa situazione: mai il passo più lungo della gamba e alle volte anche fare qualche rinuncia per il bene comune può dare risultati ancora più grandi, come una qualificazione in Champions e una Coppa Italia in bacheca.
La filosofia del Bologna
Tanto è cambiato dal 2022 in poi, con Sartori come direttore tecnico e Di Vaio promosso a direttore sportivo. Da quel momento in poi è arrivata la sterzata del Bologna, capace di conquistare grandi traguardi nelle stagioni a venire, con una crescita graduale che ha riportato grande entusiasmo alla piazza.
Anche quest’anno, davanti ad offerte irrinunciabili, il Bologna non dirà di no. Questo fa parte della filosofia di un club che sa quali sono le proprie fondamenta. Lo scorso anno le casse rimpolpate dalle cessioni di Zirkzee e Calafiori hanno permesso di allungare la rosa in vista della Champions League e alla lunga questo ha portato ad alzare, a fine anno, un trofeo come la Coppa Italia. Anche quest’anno ci si muoverà allo stesso modo, ma con un valore aggiunto. Ci sarà continuità con lo staff tecnico e sopratutto con un Vincenzo Italiano fresco di rinnovo e con le mani ben salde sul timone di una delle poche squadre che all’inizio della prossima stagione potrà godere di un progetto già ben avviato.

Vincenzo Italiano e Joey Saputo (© Damiano Fiorentini)
La solidità societaria
Il Bologna può permettersi questa filosofia grazie alla struttura societaria venutasi a creare negli anni. Sapuo ha promesso e mantenuto, ma senza mai forzare la mano, sempre con senso e piccoli passi che hanno portato a grandi risultati. Nell’ultimo triennio sono stati fondamentali il contenimento dei costi e l’abbattimento del monte ingaggi. Questo perché negli anni precedenti la strada percorsa dal presidente italio-canadese e da chi lavorava per lui aveva al massimo portato a salvezze tranquille e campionati anonimi. Ora la società è strutturata da un presidente sempre ambizioso che sa di avere in casa professionisti capaci di gestire al meglio un progetto che non vuole porsi limiti e ha già visto in poco tempo come grandi risultati possano raggiungersi anche senza folli movimenti.
Fonte: Stefano Brunetti – Stadio
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