Bologna FC
Bologna-Cremonese, l’analisi di Vincenzo Italiano (Il Resto del Carlino)
Bologna-Cremonese, attraverso la lucida riflessione di mister Vincenzo italiano.
Dopo Bologna-Cremonese, Vincenzo Italiano ha scelto la via della lucidità, più che dello sfogo. «Una serata no può capitare, soprattutto con questo calendario serrato», ha spiegato. Ma dietro l’apparente comprensione c’è altro: non tutto può essere ricondotto a semplice stanchezza. La squadra, coccolata e celebrata, stavolta non è stata all’altezza delle ambizioni che si è costruita.
Vincenzo Italiano nel segno di Bologna-Cremonese
Il tecnico non si nasconde, anzi ammette gli errori («i primi due gol li abbiamo praticamente consegnati»), ma al tempo stesso pretende un salto di qualità mentale. «Se vuoi restare stabilmente nella parte alta della classifica, devi saper affrontare anche partite come questa. La continuità è ciò che fa la differenza».
Dallinga in gol durante Bologna-Salisburgo (© Damiano Fiorentini)
Nessuna rabbia, piuttosto amarezza. Perché l’occasione era d’oro. «Ci tenevamo tantissimo. Con una vittoria avremmo guardato la classifica e ci sarebbe sembrato di sognare. Ma anche così resta splendida». Ma questo non manda via del tutto il rimpianto.
Una piega non del tutto inaspettata
Italiano riconosce che la reazione, almeno, c’è stata: «Sotto di due gol non era semplice, ma nella ripresa abbiamo assediato l’area avversaria: tanti cross, tanti corner, tanti tiri». Non è bastato, e ciò rende la serata ancora più indigesta. Perché già nei primi minuti, con il palo di Orsolini e il tentativo di Dominguez, la sfida sembrava poter prendere un’altra piega.
Poi è arrivato il blackout. «Il raddoppio di Vardy è anche merito loro – sottolinea –. Ma dopo quel colpo abbiamo ricominciato a macinare gioco. Abbiamo costretto Audero a tre o quattro interventi decisivi, la palla girava sempre dalle loro parti, ma non è entrata. Succede, adesso dobbiamo chiudere il capitolo».
L’undici titolare del Bologna contro la Cremonese (© Bologna FC 1909)
Post Bologna-Cremonese, verso nuovi obiettivi
La testa va già alla Coppa Italia, dove il Parma sarà il prossimo ostacolo. Un match per ripartire subito. «In tre giorni si torna in campo davanti al nostro pubblico, per difendere il trofeo che abbiamo conquistato a maggio».
C’è spazio anche per chiarire alcune scelte di formazione: «Dominguez era stato il migliore nell’ultima partita, Ravaglia aveva fatto benissimo, e Casale a Udine era stato tra i più convincenti: tutti meritavano spazio». Su Ferguson, tenuto inizialmente a riposo, aggiunge: «Dopo la gara col Brann il ginocchio operato si era gonfiato, non avrebbe avuto senso rischiarlo».
Un’ultima riflessione riguarda il Dall’Ara, dove il Bologna non perdeva da quattro mesi: una striscia che nessuno vorrebbe interrompere. «Ripartiamo dalla Coppa Italia». E stavolta non ci sarà margine per passi falsi: c’è uno stemma tricolore sul petto e va onorato.
Fonte: Il Resto del Carlino
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