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Bologna-Friburgo, parla Schuster: «Giocare contro di loro è difficile»

Le parole di Julian Schuster alla viglia di Bologna-Friburgo: tra l’esaltazione della fase difensiva Rossoblù e come i dettagli contino in queste partite

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Sfondo Europa League Bologna-Friburgo
(© 1000 Cuori Rossoblù)

Riaprono le porte del Dall’Ara, e riaprono in salsa europea. Torna il Bologna, e lo fa per la seconda giornata di Europa League: alle 18:45, tra le mura amiche, andrà in scena Bologna-Friburgo, gara valida per la seconda giornata della competizione europea. Ieri, nella consueta vigilia, hanno parlato i due allenatori, Vincenzo Italiano e Julian Schuster: quest’ultimo ha sottolineato come i Rossoblù possano rappresentare una grande insidia per le proprie caratteristiche.

Le parole di Schuster pre Bologna-Friburgo

Nella conferenza del Dall’Ara pre Bologna-Friburgo, l’allenatore dei tedeschi ha esaltato la fase difensiva dei Rossoblù, seppur nell’ultima di campionato abbiano subito due reti: «Difende in maniera compatta e concede poco, ripartendo poi in contropiede. A Lecce ha subito due reti, ma giocare contro i rossoblù è difficile. Durante la partita spesso sono aggressivi e dobbiamo essere pronti. Hanno qualità e giocano con passione, dovremo dare tutto per affrontarli».

Difesa, si, ma non solo. Schuster si è concentrato anche sul lato mentale del match, per rimanere sempre dentro la partita: «Il Bologna è una squadra fisica che a volte fa falli tattici e per affrontare una squadra del genere bisognerà giocare con il giusto equilibrio ed essere molto presenti sul campo da gioco perché molti duelli potranno essere sanzionati con un fallo, mentre altri no: dovremmo essere concentrati, attenti e giocare in maniera diligente».

L’abitudine di giocare partite ravvicinate

Bologna-Friburgo rappresenta la prima partita in casa per i Rossoblù e, ovviamente, la prima trasferta per i tedeschi. Proprio Schuster ha sottolineato la questione, ponendo il focus su come si affrontino partite del genere: «L’atmosfera internazionale si sente. Bisogna lavorare su determinati dettagli e questo è il bello di questo lavoro. Ci sono differenze piccole, ma a livello internazionale si affrontano squadre che non sempre si conoscono. Voglio abituare la squadra alle settimane in cui si giocano tre partite».

Dettagli che partono dagli interpreti, e da un turnover il quale non sembra possa incidere sull’allenatore del Friburgo: «Abbiamo avuto quattro giorni per preparare questa partita, in genere se ne hanno tre. Abbiamo una rosa ampia e possiamo affrontare queste settimane piene di partite. Ho la possibilità di far scendere in campo chi voglio, ho un bel ventaglio di possibilità di scelta».

Fonte – Gianluca Sepe, Il Resto del Carlino

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