L’anno che verrà

È terminata ufficialmente la stagione. Il calcio giocato, almeno per quanto riguarda il Bologna, va in pausa. I calciatori, dopo ben 51 partite, probabilmente ne saranno felici, con una Coppa in più. I tifosi, altrettanto probabilmente, non si stancano mai di questi colori, e quindi attenderanno con trepidazione che tutto riparta.

Ora, è tempo di guardare avanti. Di progettare quel che sarà il Bologna della prossima stagione. Prima di salutarsi e augurarsi le consuete “buone vacanze”, più di qualcuno sosterà per qualche ora a Casteldebole, immaginando l’anno che verrà.

Si parte dalla cima

Spesso e volentieri, quando una società vive momenti no, il suggerimento è sistemare partendo dalla cima. A Bologna, invece, questo termine viene utilizzato affinché non arrivino i problemi, partendo dalla cima. Ecco perché, dopo i rinnovi di Giovanni Sartori e Marco Di Vaio nel corso delle scorse settimane, ora si pensa al loro “pupillo”: Vincenzo Italiano. La stabilità e la progettualità del Bologna, in questa estate che sta per iniziare, parte da lui. I presupposti per andare avanti ci sono eccome, ma va chiaramente trovata la formula giusta tra contratto, obiettivi di mercato e ambizioni per la prossima stagione. I Rossoblù se lo vogliono tenere stretto e lui, Vincenzo, non sembra così intenzionato a lasciare tutto, anzi.

È chiaro che, allo stesso tempo, lo stesso Italiano cerchi garanzie soprattutto a livello tecnico, e cioè sul materiale che avrà a disposizione nella prossima stagione, dove ancora una volta il Bologna giocherà ogni tre giorni, grazie alla qualificazione in Europa League. E quindi, qui, nella fantomatica piramide menzionata poc’anzi, si scende di un gradino: i giocatori.

Bologna non viene data per scontata

Ci sarà qualche cambiamento nella rosa dell’anno prossimo. Tutti, noi compresi, ci auguriamo di rivedere chi, anche quest’anno, ci ha regalato emozioni fortissime, e forse inaspettate dopo quelle dell’anno precedente. Ma, allo stesso tempo, tutti sanno come funziona al giorno d’oggi il mondo del pallone. Lo sanno meglio di tutti chi oggi fa parte della dirigenza Rossoblù. Ecco perché, sotto traccia, tutto è già iniziato: colloqui, sensazioni, visione del futuro, insieme o meno.

Qualcuno partirà, si sospetta. Perché Bologna, soprattutto in questi ultimi anni, ha forgiato dei campioni, e sono i numeri a dirlo. Ma, forgiandoli, li ha creati anche a propria immagine e somiglianza, travolgendoli con un amore forse inimmaginabile per loro. E allora ecco quelle dichiarazioni reciproche di sentimenti forti, che fanno pensare che, forse, non è scontato il saluto al triplice fischio. Bologna sta trovando la sua dimensione e chi la vive lo sa, perché l’ha creata insieme. Bologna non viene più data per scontata, e nell’anno che verrà, probabilmente, ci si ritroverà ancora qui.

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