Bologna FC
Bologna-Juventus 0-1: Il Bologna da 1 a 10
Analizziamo la sfida contro la Vecchia Signora grazie alle dieci statistiche chiave
Ancora una volta, purtroppo, la Juventus fa male ai rossoblu e a una città intera che, questo match, lo sente davvero. Nonostante lo sconforto per la maledizione, però, il punto di vista di oggi sarà positivo: tutti i ragazzi di Italiano hanno lottato dall’inizio alla fine, fornendo una prestazione eroica. Rammarico sì, ma c’è anche un grande orgoglio che non si deve spegnere ora.
1- Il fallo subito da Ferguson
La cosa complessa da comprendere, e per la quale forse servirebbe un indovino, è se stia soffrendo più lui in campo oppure tutti i suoi tifosi, che lo adorano da sempre e lo hanno reso un simbolo. Il linguaggio del corpo è abbastanza negativo e, errore dopo errore, neppure per la prima volta in stagione, sembra cadere in una voragine. Forza Lewis, Bologna è con te!
2- Le parate di Ravaglia
Ancora una volta, buona la prestazione del bolognese doc, che si conferma qualcosa in più di un secondo portiere. Incolpevole sul gol e fenomenale su Openda, Chicco arrabbiato nel finale è il simbolo di un popolo grintoso che non mollerà di certo adesso.
3- I recuperi di Heggem
Brutto errore, specialmente perché arriva dall’uomo che non ti aspetti, come nei thriller più contorti. Però, prima dell’uscita prematura, era stato preciso come al solito: speriamo che questa botta non influisca sul suo ottimo momento e che giocare subito in Supercoppa possa aiutarlo a pensarci di meno.
Massa in Bologna-Juventus (© Damiano Fiorentini per 1000cuorirossoblu)
4- I recuperi di Lucumi
Che non fosse al massimo della condizione si sapeva, ma senza di lui probabilmente sarebbe andata molto peggio. La sua, in generale, è una prestazione da leader quasi impeccabile. Preoccupa, però, quel tendine: tutta Bologna vorrebbe una fiaba della buonanotte, o un Babbo Natale (visto che il periodo è questo) che, come regalo, lasci una letterina sul tavolo con su scritto: Tranquilli, Jhon sta bene.
5- I falli subiti da Cambiaghi
Già molto meglio rispetto a Roma, questa volta ha tenuto bene i novanta minuti e non si è fermato neppure di fronte ai crampi. Volenteroso e, in una serata storta e complessa, chiedergli di più subito dopo l’infortunio sembra eccessivo.
6- I passaggi di Bernardeschi
Contro la sua ex squadra, il 10 entra in maniera convincente, cercando di dare la scossa energicamente. Visto l’Orso di ieri, forse sarebbe potuto entrare in azione qualche minuto prima, ma si sa che togliere il cannoniere della squadra non deve essere semplicissimo.
7- I duelli di Pobega
Brillante? No, non come nelle ultime uscite. Però è comprensibile, vista la grande mole di impegni ravvicinati. Ciò che piace, però, è l’applicazione con la quale, allo stremo delle forze, rincorre ogni pallone anche nel recupero. Cavalleresco, intrepido e sprezzante dei pericoli, Tommy è il Gandhi di questa squadra: un leader pacato ma che sa dare esempio in modo virtuoso.
L’11 titolare del Bologna FC, Bologna-Juventus (© Bologna FC)
8- I passaggi precisi di Dallinga
Nessuno dei due rifinitori rossoblu ha saputo mettere in difficoltà la difesa avversaria, e questo è un dato di fatto. La prestazione difensiva dei bianconeri è stata una delle migliori in stagione, mentre nel finale l’inferiorità numerica non ha aiutato. Ci sarà modo e tempo per rifarsi, ma ora non bisogna reagire di pancia.
9- I lanci di Moro
In questa squadra, la sua presenza è sempre più emotivamente fondamentale. Ora la domanda è una sola: al rientro di Remo, ci sarà lui o Pobega nella formazione tipo (ammesso che esista) di Vincenzo Italiano? E, soprattutto, Ferguson troverà ancora tutto questo spazio? Per rispondere a queste domande dovremo aspettare ancora un pò, ma i problemi di abbondanza ci piacciono parecchio.
10- Le palle perse da Zortea
Si perde Cabal sul gol, ma questo highlight sfortunato non deve essere un altro macigno sulla groppa del cammello. Già pesa tantissimo la sfortuna offensiva, con due legni nelle ultime due gare: prendiamo quanto c’è di positivo perché, nonostante tutto, Nadir è in crescita e ruggisce di fiera applicazione. Manca ancora qualche ingrediente, ma intanto le mani sono in pasta.
Fonte: Sofascore
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