Ferguson dopo Bologna-Juventus (1-1): «C’è un po’ di frustrazione ma ora testa al Milan»

Ieri sera, davanti al pubblico del Dall’Ara, è andato in scena il posticipo della domenica tra il Bologna di Vincenzo Italiano e la Juventus di Igor Tudor. Un vero e proprio scontro diretto in chiave Champions League, valido per la trentacinquesima giornata di Serie A, che si è concluso con un infiammato pareggio: un 1-1 grazie al quale entrambe le squadre hanno portato a casa un punto per la classifica. I bianconeri rimangono in quarta posizione con 63 punti ma vengono raggiunti da Roma e Lazio, mentre i felsinei scendono al settimo posto (a quota 62).

Bologna-Juventus, l’analisi di Ferguson: «Buona prestazione, peccato non sia stato abbastanza. Ho potuto giocare per 90′, mi sento bene»

Lewis Ferguson, sceso in campo titolare, ha parlato dalla sala stampa del Dall’Ara. «Abbiamo fatto bene, abbiamo dato tutto per vincere e abbiamo regalato una buona prestazione. Purtroppo non è stato abbastanza, siamo un po’ frustrati. Adesso, però, pensiamo al Milan perché vogliamo vincere» esordisce il centrocampista scozzese, chiamato spesso a trascinare l’azione del Bologna. «Quest’anno gioco un po’ più basso, una posizione che mi piace e in cui avevo già giocato diversi anni fa. Richiede responsabilità perché devi prendere la palla e andare a impostare. Il contatto su Freuler? Per me era rigore» prosegue.

Lewis Ferguson durante Bologna-Juventus (© Damiano Fiorentini)

Nonostante abbiano messo in saccoccia un solo punto, per i felsinei la corsa alla Champions prosegue. «Le nostre dirette avversarie hanno vinto, questo finale di campionato sarà difficile ma ce lo aspettavamo. Se vogliamo arrivare al quarto posto dobbiamo vincere le tre partite restanti. È un momento bellissimo per noi, per la società e per i tifosi» spiega Ferguson, che intanto a collezionato altri 90′ dopo essere rientrato da un breve stop. «Mi fa piacere indossare la fascia di capitano quando non gioca Lollo (De Silvestri, ndr). Lui è il capitano vero ma siamo in tre o quattro ad avere questa responsabilità. Ogni volta che scendo in campo con la fascia è un’emozione – conclude – Quest’anno è stato difficile per me a causa degli infortuni, ogni volta che rientravo e mi sentivo bene mi facevo male di nuovo. Sono un po’ frustrato per questo ma è normale. Adesso mi sento bene, questa settimana ho lavorato in allenamento o e ho raccolto 90′».

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