Bologna FC
Bologna-Juventus sotto traccia: “Avete ragione”
Contro la Juventus ha prevalso la stanchezza, il nervosismo e la tensione: ingredienti che troviamo in un botta e risposta tra Italiano e i tifosi rossoblù in tribuna.
C’è poco da girarci attorno. Le speranze per Bologna-Juventus erano altissime, così come le preghiere alla Madonna di San Luca (San Lukasz non è ancora disponibile).
Non è chiaro chi abbia creato questo strano e contorto sortilegio che vieta ai rossoblù di trionfare contro la Vecchia Signora, ma si può dire che chiunque esso sia, non è stato bravo, di più.
Un incantesimo che dura da quel 3-0 del 1998 firmato Paramatti, Signori e Fontolan: ben 27 anni che ora diventeranno 28, dato che l’appuntamento è inevitabilmente rimandato al campionato successivo.
Eppure ieri, tutta la piazza rossoblù credeva nel miracolo. Del resto, questo Bologna è il più forte mai visto negli ultimi anni, e di assi nella manica Italiano ne ha tirati fuori tanti e inaspettati.
Sfortunatamente però, dal cappello non è uscito nessun coniglio, ma una sorta di cavallo a strisce bianche e nere che, non aveva certo la stazza o la velocità di un purosangue, ma quel piccolo guizzo in più che è bastato per seminare i felsinei e portagli via i tre punti e il quinto posto in classifica.
Bologna-Juventus (0-1): alti e bassi
Dopo la trasferta di Vigo, la stanchezza era alle stelle. In certi momenti della gara il Bologna è parso in stato confusionario. Qualche sprazzo di luce c’è stato, ma ogni giocatore ha avuto alti e bassi.
Zortea ad esempio, ha fatto un ottimo salvataggio su Yildiz al 20’ rimediando ad un errore di Ferguson e poi ancora al 56’ riuscendo a chiudere David, prendendo pure un mezzo pestone. Senza parlare poi della clamorosa traversa che poteva portare la gara su una strada ben diversa. Tuttavia, è stata proprio una sua disattenzione nel marcare Cabal che ha portato al gol del bianconero.
Sempre in difesa, il rosso di Heggem è stato l’emblema della poca lucidità rossoblù. Proprio il norvegese, solitamente impeccabile, ha commesso un errore “non da lui” lasciando il Bologna in 10. Dieci che all’81’ hanno rischiato pure di calare a nove quando Lucumi, trascinato dal nervosismo, ha preso su di forza Conceição per poi spingerlo nuovamente a terra.
Torbjørn Heggem (© Damiano Fiorentini)
Italiano e il botta e risposta con la tribuna
Insomma, una gara a cui i rossoblù non ci hanno abituato e che può essere riassunta nel botta e risposta che Vincenzo Italiano ha avuto con un tifoso in tribuna. Verso il 50’ infatti, qualcuno sugli spalti ha sentenziato “Svegliatevi!” e la risposta del tecnico è stata un “Avete ragione, dobbiamo svegliarci”.
Ma è veramente così? Tralasciando l’ammirevole mea culpa di un Italiano che ascolta la sua gente e riconosce le difficoltà e gli errori commessi – che di questi ultimi tempi e non solo in ambito sportivo è sempre più raro – la verità è che a questo Bologna per ora, c’è poco da recriminare.
Il Bologna deve ritrovare la leggerezza
I rossoblù si stanno ancora abituando al ritmo europeo, essendo questo il loro secondo anno in Europa e giocare ogni 72 ore richiede una forza mentale e fisica non indifferenti.
Vedere il Bologna cadere al Dall’Ara per la seconda volta consecutiva fa un certo effetto è vero, ma rispetto alla scorsa stagione ad esempio, bisogna riconoscere che un notevole miglioramento è stato fatto in trasferta: finora otto i risultati utili di fila.
Questo è un gruppo che alla maglia ci tiene e gli occhi lucidi dei rossoblù a fine gara sotto la Curva Bulgarelli lo testimoniano. Bologna-Juventus è una gara stregata si sa, ma bisogna archiviare e ripartire.
Domani mattina il gruppo volerà a Riyad per una nuova avventura inedita che, fino a tre stagioni fa, era del tutto impensabile per il club di Saputo. Ciò che importante è che i felsinei svuotino del tutto la mente e approccino la gara con “leggerezza” che attenzione, non vuol dire superficialità: vedere quanto scritto da Italo Calvino in Lezioni Americane.
Celta Vigo-Bologna 1-2 (© Bologna FC 1909)
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