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Niente allarmismo, c’è Vincenzo!

I rossoblu sono stati poco brillanti contro il Sudtirol, ma prendersela subito con la squadra non è l’idea più saggia

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Vincenzo Italiano al via del primo allenamento alla seconda stagione al Bologna - Vincenzo Italiano al via del primo allenamento della sua seconda stagione al Bologna (© Bologna FC 1909)
Vincenzo Italiano al via del primo allenamento della sua seconda stagione al Bologna (© Bologna FC 1909)

Pronti, via. Prima amichevole di livello, prime critiche dei tifosi rossoblu.Il Bologna che abbiamo visto contro il Sudtirol, in una partita terminata 0-0, non è stato bellissimo, è vero, ma bisogna tenere in conto diversi fattori. Anzitutto, in campo c’erano parecchie riserve, e comunque, in quelle che restano le prime gare della stagione, con il caldo di luglio, aspettarsi brillantezza sarebbe stato pretenzioso. Poi, però, c’è tutto il resto, che riguarda i tifosi.

La legge della pazienza

Neanche il tempo di sentire le critiche, che i rossoblu avevano già reagito, abbattendo in rimonta un avversario di Serie A come il Sassuolo. Mentre molti bolognesi scrivevano di essere preoccupati, affermando come la squadra non potesse replicare il cammino degli ultimi due anni, specialmente dopo un’amichevole del genere, la realtà placava la tempesta.

Federico Bernardeschi (@Bologna Fc 1909)

Federico Bernardeschi (@Bologna Fc 1909)


La ragione dell’accaduto? In realtà, è semplicissima. I tifosi preoccupati non erano gli stessi che hanno potuto assistere al ritiro di Valles. Perché, tutti coloro che c’erano, sono sempre stati tranquillissimi, in linea con le dichiarazioni di Italiano. Insomma, l’obiettivo di essere pronti per la prima giornata di campionato è tutt’altro che irrealizzabile. E, soprattutto, giudicare da 60 minuti di un’amichevole il futuro dell’intera stagione non è la scelta più corretta, né la più saggia. A maggior ragione se in campo non ci sono molti titolari.

I ragazzi del Bologna in ritiro a Valles (© Bologna FC 1909)

I ragazzi del Bologna in ritiro a Valles (© Bologna FC 1909)

Concedendosi giudizi affrettati, ci sarebbe il rischio di creare delle false aspettative, per cui l’invito sarebbe quello di attendere sempre maggiori conferme e più dati. Lo spiega anche l’arte della statistica, non basta una sola misurazione per ottenere un’analisi perfetta. Ci vogliono tantissimi tentativi, e non basta decisamente un’ora. Anche se viviamo nella società del “tutto subito”.

Vincenzo e Bologna: un mix letale

E poi c’è lui, la certezza, mister italiano. La sua ossessione, la sua abnegazione e quell’ardente desiderio di vittoria sono i sentimenti che guidano il Bologna verso un futuro migliore. Lui non si accontenta mai, neanche di fronte a dei successi come quello ottenuto in Coppa Italia, ma solo con questa mentalità ci si infila tra le big. Abbiamo visto il mister seguire Bernardeschi, insegnandogli i movimenti del suo calcio, per poi scattare da Immobile con grandissima grinta durante l’intervallo della prima gara. Insomma, se c’è una certezza dalla quale i tifosi possono ripartire è che il mister non si accontenterà.

Fonte: il Resto del Carlino, Gianmarco Marchini
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