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Bologna-Parma 2-1: Il Bologna da 1 a 10

Scopriamo i segreti degli ottavi di Coppa Italia grazie alle 10 statistiche chiave

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Il Bologna da 1 a 10 (© 1000cuorirossoblu)
Il Bologna da 1 a 10 (© 1000cuorirossoblu)

Nella tanto amata Coppa Italia, trofeo che va difeso con le unghie e con i denti, i rossoblu hanno ritrovato la vittoria, dopo il brusco stop contro la Cremonese. Scopriamo i segreti del match con le 10 statistiche chiave.

1- L’assist di Holm

Dopo una gara a dir poco complicata, Emil è stato bravissimo a riscattarsi nel finale con due grandi cross, di cui uno decisivo per il gol di Castro. Questa scintilla può bastare per sorridere anche se, probabilmente, contro la Lazio dovrà accomodarsi in panchina.

Ciro Immobile durante Bologna-Parma, ottavi di Coppa Italia 2025

Ciro Immobile durante Bologna-Parma, ottavi di Coppa Italia 2025 (© Bologna FC)

2- I passaggi precisi di Immobile

Ciro è finalmente tornato. E, statene certi, un bomber come lui non se ne starà a guardare: è già pronto ad insediare Castro e Dallinga, anche se a due con l’argentino si è trovato benissimo. Sarà una soluzione da replicare?

3- I dribbling di Dominguez

Bene, Benja, molto bene. Tenta tre dribbling concludendoli tutti, regalando tanta energia alla causa in un momento di equilibrio. Subentrare al posto del marcatore Rowe di certo non era facile, ma El Nene ha mostrato di avere la lucidità e le doti necessarie.

4- Le grandi occasioni di Bologna e Parma

Tutte e due le squadre hanno creato quattro grandi occasioni, con la differenza che i rossoblu hanno dominato alla voce possesso palla. Il messaggio subliminale, ma neanche troppo, di questa statistica è chiaro: attenzione ai contropiedi e alla comunicazione difensiva sui cambi di ritmo. 

5- Falli subiti nel terzo offensivo dal Bologna

Il dominio territoriale dei felsinei che già vi citavamo nella precedente statistica è ancora più evidente se si osserva la mappa dei falli commessi dagli allievi di Cuesta. Se ben cinque infrazioni arrivano negli ultimi trenta metri, vuol dire che il baricentro, inevitabilmente, è schiacciato. Il risultato, quasi deterministico, è la concessione di campo nel tentativo di fare terra bruciata di fronte ai padroni di casa.

6- I lanci tentati da Sulemana

Ancora qualcosa da sistemare c’è, ma per essere la prima da titolare Sulemana non ha per nulla sfigurato. Fisico, preciso e minimal, dote fondamentale nel suo ruolo, il ghanese è apparso deciso nelle scelte di tempo e, soprattutto, ha saputo spendere con furbizia dei falli importanti quando gli avversari si lanciavano contropiede.

7- I passaggi di Bernardeschi nella propria metà campo

Ancora una volta molto attivo, è il primo a sondare vie alternative per cercare la rete, con due bei lanci in favore di Fabbian. Anche quando non incide sul tabellino, sa dare la scossa e dettare il ritmo all’attacco: ormai è diventato un cuore bolognese DOC.

Federico Bernardeschi esulta dopo il suo gol in Bologna-Salisburgo (4-1) (©Bologna FC 1909)

Federico Bernardeschi esulta dopo il suo gol in Bologna-Salisburgo (4-1) (©Bologna FC 1909)

8- I recuperi di Heggem

Non è esattamente incolpevole in occasione del gol di Benedyczak, ma con grande mestiere si rifà alla grande. Le sue ultime due gare sono state caratterizzate da due errori ai quali non ci aveva abituato, ma, evidentemente, anche lui è umano. Sovrumana è invece la concentrazione con la quale riparte da zero dopo le imprecisioni. Sembra un esperto centrale di alta fascia, e invece viene dalla Championship.

9- I cross tentati da Rowe

Jonathan è un giocatore difficile da descrivere, sicuramente eclettico e vivacissimo, e ieri ha messo in mostra tutta questa sua imprevedibilità. Senza i suoi scatti, i guizzi improvvisi e i tentativi testardi di abbattere la difesa avversaria, probabilmente i rossoblu sarebbero arrivati all’intervallo sotto nel punteggio. Insomma, sul passaggio del turno del Bologna c’è l’artiglio dell’inglese, sperando che questo primo gol con la nuova maglia possa essere l’inizio di qualcosa di grande.

10- I tocchi di Castro

Dieci tocchi sono bastati a Castro per mettere il sigillo regale sul match ed inviarlo al suo popolo. Come l’anno scorso a Bergamo, il suo colpo di testa ha tolto parecchie castagne dal fuoco in un momento non banale. E, soprattutto, viste le sue grandi doti a eliminazione diretta, evidenzia tutta la mentalità del campione che non fa mai un passo indietro.

Fonte: Sofascore

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