Bologna FC
Bologna, si gioca per vincere
Italiano studia il ritorno al 4-2-3-1: Bernardeschi e Rowe pronti a salire, Castro riferimento offensivo.
Il Bologna è arrivato a Riad con un’idea chiara in testa e un messaggio semplice: giocarsela fino in fondo. Tra sorrisi, applausi e autografi al centro tecnico dell’Al Nassr, la squadra di Vincenzo Italiano ha iniziato a preparare la sfida contro l’Inter con entusiasmo e convinzione. L’atmosfera è quella delle grandi occasioni, di quelle che valgono più di una semplice partita.
Vincere come parola d’ordine
Primo allenamento a Riad e subito bagno di folla: una cinquantina di tifosi, tra grandi e piccoli, accoglie il Bologna tra richieste di firme e cori. Santiago Castro è tra i più acclamati, poi Bernardeschi e Immobile, con Orsolini che si concede qualche sorriso. C’è anche chi sventola la maglia di Marco Di Vaio, oggi direttore sportivo, presente insieme al Presidente Saputo, all’ad Fenucci e al dt Sartori.
Il clima è disteso, ma la testa è già alla partita. Thijs Dallinga, intervenuto a un’emittente saudita, non gira intorno al concetto: “È l’opportunità di poter vincere un trofeo e vogliamo fare il massimo perché questo possa avvenire. Quello di domani sarà un top-match contro un top team”. Al suo fianco Emil Holm è ancora più diretto: “Noi siamo qui per vincere”. Un’affermazione che pesa, detta da chi negli ultimi anni ha già alzato Europa League (con l’Atalanta) e Coppa Italia.
Emil Holm alla fine della finale di Coppa Italia (@Damiano Fiorentini)
La stessa voglia di vincere nel gruppo
La mentalità non cambia, perché è parte dell’identità costruita negli ultimi tre anni. Giocarsela sempre, senza snaturarsi: è questo il marchio di fabbrica che Italiano ha trasmesso alla squadra e che il Bologna continua a portare in campo.
Intervistato dalla televisione di Riad, il tecnico rossoblù mantiene il suo consueto profilo sobrio, mascherina sul volto e parole misurate: “Per me è la seconda volta qui, venni due anni fa con la Fiorentina. Organizzazione al top, c’è volontà di crescere. Come il Bologna: ci sono squadre di valore, giocatori come Modric, l’Inter che affronteremo è fortissima, c’è il Napoli di Conte e per noi è un orgoglio poter affrontare tutti loro dopo esser stati bravi a vincere la Coppa Italia l’anno scorso”.
Italiano si sofferma anche sulla situazione Liverpool-Salah, esprimendo la speranza che possa risolversi, ma il focus resta sulla gara.
Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)
Concentrazione e identità
A ribadire il concetto è Nicolò Cambiaghi, che guarda alla sfida senza timori reverenziali: “Noi dobbiamo pensare a fare la nostra gara. Ovviamente l’Inter è l’Inter, sappiamo che ha punti forti e punti deboli, se deboli ne ha, ma l’aspetto principale è uno: dobbiamo concentrarci sul nostro modo di giocare. Il segreto è quello”.
Formazione: ritorno al 4-2-3-1
Sul piano tattico, Italiano è orientato a tornare al 4-2-3-1. In difesa spazio a Holm, Heggem, Lucumí (salvo problemi legati al tendine d’Achille) e Miranda. Davanti alla linea arretrata aggirano Pobega e Moro, con Ferguson come alternativa.
Sulla trequarti Bernardeschi è in vantaggio su Orsolini, con Odgaard e Rowe pronti a completare il reparto offensivo alle spalle di Santiago Castro, favorito per partire dal primo minuto. Tra i pali ci sarà Ravaglia, nonostante Skorupski sia recuperato e presente a Riad.
Fonte: La Gazzetta dello Sport, Matteo Dalla Vite
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