Bologna FCEuropa League
Bologna-Salisburgo (4-1): ogni dato urla successo
Il Bologna travolge il Salisburgo con una prestazione brillante e intensa, costruendo gioco e dominando in ogni fase fino al 4-1 finale.
Ieri sera al Dall’Ara, si è avuta la sensazione che il Bologna non stesse solo giocando una partita di Europa League, ma stesse costruendo un manifesto. Un manifesto fatto di coraggio, di tecnica, di intensità, e soprattutto di una convinzione sempre più solida: questa squadra sa come dominare. Lo ha dimostrato travolgendo il Salisburgo 4-1, ma soprattutto controllando, ogni metro di campo, ogni strappo avversario.
È un Bologna che entra in campo con l’idea chiara di imporre il ritmo, e lo fa fin dal primo pallone giocato. Italiano chiede ai suoi verticalità — che emerge poi dalle 63 volte in cui la squadra è riuscita a portare la palla vicino all’area avversaria e dai 48 tocchi nell’area avversaria. In sostanza, pressione e pericolo continuo.
(© Bologna FC 1909)
Il primo tempo: il Bologna costruisce, insiste, colpisce
Il vantaggio di Odgaard al 27’ è l’esito naturale di quella pressione: fino a quel momento il Bologna aveva già tirato più volte, messo alle corde la retroguardia austriaca, costretto il portiere Schlager a respingere e ricostruire. Gli xG di fine gara (3.91 contro 2.07) chiariscono bene quanto la produzione offensiva rossoblù fosse già alta nella prima frazione di tempo.
Il pari di Vertessen al 32’ è stato l’unico vero errore trasformato in gol dal Salisburgo, e lo certifica il dato degli errori che hanno portato a un gol: 1 per il Bologna, 0 per gli austriaci.
Bologna-Salisurgo: tre minuti che accendono una notte
Se nel primo tempo il Bologna aveva costruito, nel secondo si prende ciò che merita. Serve un istante, un varco, un dettaglio: al 51’ il movimento perfetto di Dallinga e il cross di Miranda sovvertono l’equilibrio. Passano tre minuti e Bernardeschi — uno dei più ispirati — trova il terzo gol con colpo di testa.
Federico Bernardeschi in Bologna-Salisburgo (© Damiano Fiorentini)
E così le statistiche nell’area avversaria diventano impressionanti: 26 tiri in area – di cui 14 in porta – contro 8, segno indelebile del dominio territoriale.
Il Salisburgo prova a reagire, trova qualche occasione, persino una traversa. Ma è una reazione che si scontra continuamente con la solidità rossoblù: 65 recuperi contro i 47 austriaci. È questo il dato che mostra quanto Pobega, Ferguson e poi Moro siano stati determinanti nel rigenerare azioni e tenere alto il baricentro.
Bologna-Salisburgo: il senso del match nelle statistiche
Nel complesso, i numeri sono la testimonianza più limpida della superiorità rossoblù:
- 30 tiri a 9
- 14 conclusioni nello specchio a 4
- 8 grandi occasioni create a 5
- 76% di precisione nei passaggi nel terzo offensivo
- Contrasti vinti 56%
- Dribbling riusciti 64% contro il 31% degli austriaci
Persino nei momenti in cui il Salisburgo cresce, Ravaglia risponde: 3 parate, 1.13 gol evitati, sicurezza e pulizia nelle uscite.
Adesso, se è vero che l’Europa restituisce sempre ciò che meriti, allora questo 4-1 non è un caso.
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