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Tre amnesie e sogno Champions sfumato, ma in campo comunque un gran Bologna

La sconfitta del Franchi costa caro al Bologna che, nonostante un’ottima prestazione offensiva, paga caro le amnesie difensive, che alla fine dei conti certificano l’addio alla Champions League

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Thijs Dallinga e Riccardo Orsolini durante Fiorentina-Bologna 3-2
Thijs Dallinga e Riccardo Orsolini durante Fiorentina-Bologna 3-2 (© Bologna FC)

Nel clima teso del Franchi, con aperta contestazione dei tifosi locali a Palladino e Pradé, alla fine è la Fiorentina a spuntarla su un Bologna stanco più mentalmente che fisicamente. Nel rally che è stata la partita in terra toscana, infatti, sono costati caro agli uomini di Italiano le diverse sbavature difensive. D’altra parte, però, i guizzi offensivi degli uomini in casacca bianca, come quella indossata in finale di Coppa, hanno comunque permesso al Bologna di rimanere sempre a galla, dimostrando quanto la fase offensiva sia stata fondamentale nell’arco di questa stagione.

Tre leggerezze del Bologna, tre gol: tutto troppo facile per la Fiorentina

Vincenzo Italiano durante Fiorentina-Bologna (© Damiano Fiorentini)

Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)

Da sempre il tallone d’Achille degli uomini di Italiano, anche oggi i contropiedi alla fine hanno punito i Rossoblù. Nonostante un netto dominio del campo da parte di Ferguson e compagni infatti, certificato dal 60% di possesso palla e dai 15 tiri totali, anche ieri sera sono state tre leggerezze difensive ad impedire ai felsinei di portare a casa tutta la posta in palio.

Analizziamo, ad esempio, la prima frazione di gioco, dove il Bologna schiaccia per gran parte della partita la Fiorentina, chiudendo la frazione con 10 tiri totali ed un 1.15 di expected goals. Un primo tempo, insomma, che dovrebbe veder dominare anche nel risultato la squadra di Italiano, che però è sotto per 1-0. La motivazione? Oltre, ovviamente, alla sfortunata deviazione di Lucumì, una leggerezza difensiva, inizialmente dei centrocampisti Freuler e Ferguson, rimasti troppo alti in fase di pressing, e di una linea difensiva che rimane troppo bassa. In questa zona allora è facile per Parisi ricevere, girarsi e puntare la porta senza nessun tipo di pressione.

E se sul secondo gol poco si può imputare alla sfortuna, molto è da imputarsi alla catena di destra, troppo leggera nel lasciar passare un indiavolato Parisi. Il meglio, però, arriva negli ultimi minuti, quando, per ben due volte, Kean viene irresponsabilmente lasciato solo davanti a Skorupski, dimostrando che ieri non era proprio serata per la retroguardia Rossoblù.

Però davanti gli uomini di Italiano vanno forte

Dan Ndoye (© Bologna FC 1909)

Dan Ndoye (© Bologna FC 1909)

Nella desolazione di una fase difensiva più che rivedibile, però, bisogna apprezzare anche ciò che di buono ha fatto il Bologna. Prima Ndoye, poi Orsolini, gli esterni di Italiano hanno ammattito per gran parte della partita la difesa della Fiorentina. E non a caso, infatti, dai loro piedi sono partiti entrambi i gol dei Rossoblù. Se a questo si aggiunge poi la buona prestazione di un Dallinga sempre più in forma alla fine da ieri Italiano potrà trarre buoni spunti per la prossima stagione.

Fonte: Alberto Polverosi – Il Corriere dello Sport – Stadio

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