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Bologna FC

Stagione 24/25 VS stagione 23/24: sinonimi e contrari di due annate storiche per il Bologna

Un confronto tra le ultime due stagioni condotte dal Bologna, simili per soddisfazioni e obiettivi raggiunti nonostante le differenze a livello di squadra

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Vincenzo Italiano portato in trionfo dai giocatori del Bologna (© Bologna FC 1909)
©Damiano Fiorentini

Considerando le ultime due stagioni del Bologna, è possibile notare una serie di similitudini. Nonostante l’arrivo di un nuovo allenatore e diversi cambi importanti a livello di rosa, infatti, la squadra ha avuto due percorsi molto simili: a un inizio di campionato più “tentennante” è seguito un periodo assolutamente brillante e pieno di soddisfazioni, chiudendo poi con un momento calante nel finale. Di conseguenza, ecco che una domanda sorge spontanea: i rossoblù lavorano meglio sotto pressione?

Thiago Motta e Vincenzo Italiano: due squadre diverse con rendimento simile

Anno 23-24: quinto posto e qualificazione in Champions

Alla fine dello scorso anno il popolo rossoblù ha visto come un “tradimento” l’addio di Thiago Motta. Con l’aiuto di gioielli come Zirkzee, Calafiori e Saelemaekers, il tecnico italo-brasiliano ha trascinato la squadra a un risultato storico: il quinto posto in classifica e la qualificazione alla Champions League dopo 60 anni dall’ultima apparizione. A inizio stagione in pochi si sarebbero aspettati un’impresa del genere. L’anno precedente, nel 2022/2023, la squadra di Motta aveva chiuso in nona posizione, senza centrare particolari obiettivi. In estate, poi, il Cobra Giovanni Sartori ha rivoluzionato la rosa, portando sotto le Due Torri vere e proprie perle. Dopo un paio di partite opache in avvio di campionato, ecco che i rossoblù hanno ingranato: grazie a filotti di anche otto, nove o dieci risultati utili consecutivi, Freuler e compagni hanno scalato la classifica fino a raggiungere una meravigliosa quarta posizione.

Nelle ultime settimane della stagione, però, la Juventus iniziò a corteggiare Thiago Motta. Le avance della Vecchia Signora avevano evidentemente distratto il mister rossoblù, che nelle ultime due partite non rese al massimo. Il Bologna chiuse la stagione 23/24 al quinto posto, terminando con due risultati sotto le aspettative: il 3-3 casalingo proprio contro i bianconeri (che strapparono il pareggio in pochi minuti) e la sconfitta per 2 a 0 in casa del Genoa. In ogni caso bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare: Motta ha dato il via a un percorso di crescita evidente, un salto di qualità innegabile (e quasi repentino, se vogliamo) che ha portato il Bologna allo stesso livello delle altre big italiane.

Anno 24/25: nono posto, Coppa Italia e accesso all’Europa League

Con il cambio di panchina e l’addio dei grandi protagonisti della scorsa stagione, quindi, sarebbe stato molto difficile replicare gli straordinari risultati dell’anno scorso. E invece Vincenzo Italiano è risucito a condurre i rossoblù a un’altra stagione storica. Dopo un periodo iniziale di assestamento, fatto di partite poco entusiasmanti, i ragazzi del ct siciliano hanno cominciato a macinare vittorie su vittorie, portandosi ai primi posti della graduatoria. L’apice di questa stagione 24/25, però, è rappresentato dalla conquista della Coppa Italia, un trofeo che mancava da ben 51 anni. E non è finita qui, perché grazie alla vittoria della coppa nazionale i felsinei si sono guadagnati il diritto di partecipare all’Europa League (centrando la qualificazione in una competizione europea per il secondo anno di fila).

Lewis Ferguson, Lorenzo De Silvestri e Riccardo Orsolini alzano la Coppa Italia (© Damiano Fiorentini)

Lewis Ferguson, Lorenzo De Silvestri e Riccardo Orsolini alzano la Coppa Italia (© Damiano Fiorentini)

Il Bologna lavora meglio sotto pressione

Quest’anno, insomma, c’è una sola nota leggermente stonata: un finale di stagione calante, nel quale il Bologna ha collezionato due pareggi (contro Udinese e Juve) e tre sconfitte (contro Milan, Fiorentina e, nemmeno a dirlo, Genoa). Con due punti in cinque partite, i rossoblù sono scivolati dalla quarta alla nona posizione in poche settimane. Niente paura, il posto in Europa è assicurato.

A questo punto, però, ecco che emerge una caratteristica di questa squadra: il Bologna rende molto di più quando è sotto pressione. Il team dà il massimo nel momento centrale del campionato, quando tutto è alla portata di mano e tutto è ancora da decidere. Una volta conquistati gli obiettivi, una volta che non ha più nulla da perdere o da vincere, la squadra si rilassa e i risultati delle ultime partite di campionato ne risentono. Chiudere al meglio il campionato, però, può influire ancora di più sull’umore dei tifosi.

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