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Bologna, serve una scintilla e un fuoco che non si spenga

Il pareggio del Bologna di ieri contro il Friburgo non soddisfa: ci sono ancora molti aspetti da sistemare e occorre una scossa che possa caricare i rossoblù.

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Jens Odgaard (© Bologna FC 1909)
Jens Odgaard dopo Bologna-Friburgo (© Bologna FC 1909)

Nella seconda gara di Europa League disputata al Dall’Ara, il Bologna per un attimo ha creduto di portare a casa i tre punti. E invece, così non è stato. Non è bastato il gol di Orsolini, che ha conquistato il suo primo “toc toc” europeo. In qualche modo i rossoblù, che stavano tenendo testa ad un Friburgo aggressivo, si sono fatti male da soli.

Riccardo Orsolini (© Damiano Fiorentini)

Riccardo Orsolini (© Damiano Fiorentini)

Al 56’ infatti, il var chiama l’arbitro per un fallo di mano di Castro in area. Niente da fare: la dura legge del var è uguale per tutti: rigore per i tedeschi. Skorupski, che ieri si è confermato uno dei migliori in campo, non è riuscito a parare il tiro dal dischetto di Adamu dopo il miracolo fatto al Villa Park. E allora, ecco che il risultato diventa 1-1 e rimarrà uguale fino al triplice fischio.

Rotto l’incantesimo Dall’Ara

Si è rotto l’incantesimo Dall’Ara dopo le due vittorie consecutive di Como e Genoa, e dopo l’inciampo di Lecce, dai rossoblù ci si aspettava un atteggiamento diverso. Un’aggressività che è arrivata gli ultimi 10 minuti di gara, forse un po’ troppo tardi.

È evidente come ci siano ancora aspetti da sistemare. Vincenzo Italiano ha tranquillizzato i suoi dicendo che “l’anno scorso eravamo messi peggio”. Forse è vero, ma questa non deve essere una scusante, ma una motivazione per dare di più.

Ci sono ancora aspetti da sistemare, ma qualche miglioramento c’è già stato

Rispetto all’anno scorso in realtà, il Bologna ha dovuto ripartire praticamente da zero. Ha dovuto ricostruire la difesa e il reparto d’attacco non è incisivo come ci si aspettava. Dei nuovi, Immobile è ancora fuori per infortunio, mentre Bernardeschi non cambia le partite anzi, rischia di peggiorarle con le sue défaillance difensive.

Delle punte, Dallinga si è visto poco, mentre Castro non ha ancora quella naturalezza con il gol nonostante metta l’anima ad ogni partita. Nella gara di ieri in compenso, si è visto un Odgaard che ha fatto uno step in più e si spera possa tornare al più presto quello visto l’anno scorso. Qualche guizzo interessante anche da parte di Rowe, mentre in difesa molto bene Vitik che sembra aver finalmente metabolizzato le richieste di Italiano.

Lukasz Skorupski in Bologna-Friburgo (© Bologna FC 1909)

Lukasz Skorupski in Bologna-Friburgo (© Bologna FC 1909)

Serve una scintilla poi, lavorare per mantenere il fuoco acceso

Manca la fluidità degli scambi e delle sovrapposizioni sulle fasce dell’anno scorso e occorre ritrovare il ritmo. Quello che serve al Bologna è una scossa. Una scossa che ricordi ai rossoblù che cinque mesi fa, proprio loro hanno vinto la Coppa Italia. Se quel gruppo rimane unito (e nessuno cerca di brillare da solo) può fare ancora grandissime cose.

Serve determinazione e voglia di dare tutto per la maglia, altrimenti di strada se ne fa poca. I tifosi dall’altra parte devono avere pazienza perché come tante volte abbiamo visto, il loro supporto e contributo allo stadio, che sia in casa o in trasferta, ha saputo ribaltare il risultato.

Fonte: Bruno Bartolozzi – Stadio

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1 Commento

1 Commento

  1. Fuzzi A

    3 Ottobre 2025 at 10:02

    non abbiamo fatto veri passi falsi come Torino o Firenze,anche Napoli e Juve perdono,abbiamo comunita’ fertile che discute perche’ nessuno tira da 16 metro,da SN,dove mettere Rowe,se Berna e Orso possono dialogare,si puo’ sperare nel seguito

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