Bologna FC
Bologna, si parte in pole position e con l’infermeria vuota
L’inizio dello scorso campionato è stato caratterizzato da molti infortuni in casa Bologna già dal ritiro: ad oggi l’infermeria è vuota con Odgaard e Dallinga sempre più in forma.
Al fischio d’inizio dello scorso campionato, il Bologna si è trovato ad affrontare non poche difficoltà che hanno rallentato da subito il suo percorso. Il primo problema è stato inevitabilmente il cambio di allenatore che ha richiesto tempo affinché i rossoblù si adattassero alla nuova modalità di gioco di Vincenzo Italiano. Il secondo fattore invece, sono stati i numerosissimi infortuni che hanno colpito i rossoblù già a partire dal ritiro a Valles, per non parlare poi dell’assenza di Ferguson, out da aprile per la rottura del legamento crociato.
Valles 2024: un ritiro sfortunato
Lo scorso anno, Valles non ha portato molta fortuna ai felsinei. Urbanski accusò appena arrivato una tendinite che lo costrinse ai box per diverse settimane. Il neoarrivato Holm ha poi subito una distorsione al ginocchio sinistro ed ha dovuto abbandonare il ritiro per fare ritorno diretto a Casteldebole. Il tempo di recupero stimato è stato di circa tre settimane, ma il terzino svedese ha impiegato molto tempo prima di recuperare la forma ottimale, saltando le prime cinque gare di campionato. Holm è stato poi seguito da Karlsson che, durante l’amichevole contro il Caldiero Terme, ha subito un trauma distorsivo alla caviglia sinistra.
Il Bologna perde pezzi: da Aebischer a Cambiaghi
La sfortuna della Val Pusteria si è poi accanita contro Aebischer che ha rimediato una lesione dell’adduttore destro, con tempo di recupero stimato di tre settimane. Ma sfortunatamente, per lo svizzero i problemi non sono terminati qui. In seguito al recupero infatti, lo svizzero ha dovuto operarsi all’ernia inguinale ed è stato fuori dal campo per tre lunghissimi mesi, ritornando a disposizione di Italiano solo a febbraio. Destino simile lo ha avuto anche un altro centrocampista: Oussama El Azzouzi, tornato a Bologna dalle Olimpiadi di Parigi con una medaglia di bronzo al collo e con un terribile infortunio al ginocchio. Dopo i due mesi impiegati per il recupero del ginocchio, il marocchino ha dovuto operarsi ad un’ernia cervicale che lo ha reso indisponibile fino a gennaio.
La prima gara di campionato, giocata in casa contro l’Udinese è stata poi fatale per colui che, durante il ritiro, sembrava il rossoblù più promettente: Nicolò Cambiaghi. L’esterno, entrato in campo ad un quarto d’ora dal triplice fischio, ha subito la lesione parziale del legamento crociato del ginocchio sinistro e ha saltato metà stagione. Tornato in campo a febbraio, Cambiaghi ha dimostrato la pesantezza della sua assenza: in 18 presenze ha collezionato 4 assist e 1 gol.
Cambiaghi esulta per il primo gol in rossoblù durante Verona-Bologna (fonte: Bologna FC 1909)
Quest’anno è diverso: Odgaard e Dalliga recuperati in tempo record
Ad oggi la situazione del Bologna è assai diversa dallo scorso anno e i presupposti per iniziare al meglio la nuova stagione ci sono tutti. I rossoblù contano infatti non solo della continuità di allenatore, ma di un’infermeria, al momento, vuota. Valles non ha riservato spiacevoli sorprese, anzi è stata rigeneratrice per Odgaard e Dallinga. I due rossoblù infatti, frenati a fine campionato dalla pubalgia, non hanno perso tempo.
Il giorno successivo ai festeggiamenti in pullman per la vittoria della Coppa Italia, i due rossoblù si sono precipitati al Sant’Orsola per farsi operare. Hanno accorciato le proprie vacanze per la riabilitazione e bruciato le tappe in tempo record. Non solo sono potuti salire in ritiro con il resto della squadra, ma si sono allenati con il gruppo negli ultimi giorni in Val Pusteria. Anche Castro, che la scorsa stagione ha subito un infortunio al piede destro con la Nazionale Argentina, sembra aver messo il dolore definitivamente alle spalle.
Jens Odgaard sui sui profili social dopo l’operazione (©Instagram)
Continuità di allenatore e infermeria vuota: si può partire in pole position
Il Bologna può quindi partire con il piede giusto, tuttavia come ha ribadito l’amministratore delegato Fenucci è importante che il club rossoblù possa contare su una rosa abbastanza lunga. Come abbiamo potuto vedere la scorsa stagione, Italiano predilige un gioco ad altissima intensità e gli infortuni sono all’ordine del giorno. Il Bologna dovrà affrontare quattro competizioni e sarà fondamentale avere forze di ricambio su cui poter fare affidamento.
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