Bologna FC
Non è finita finché non è finita: il Bologna vuole il gran finale
Un calo di rendimento dopo l’apice raggiunto contro la Lazio, ma con il ritorno di alcuni uomini decisivi e tre sfide all’orizzonte, la corsa è tutt’altro che finita. Ora servono cuore, lucidità e fari puntati sulla Capitale.

Il punto più alto della stagione il Bologna lo ha di certo raggiunto lo scorso 16 marzo, quando, al Dall’Ara, la manita ha aperto le porte del paradiso. Santiago Castro e Dan Ndoye in grande spolvero, tutti i pezzi da novanta in grande forma e un colpo di testa di Giovanni Fabbian a tramortire definitivamente la Lazio di Baroni. Eppure, dopo quel capolavoro, i ragazzi di Vincenzo Italiano hanno iniziato ad arrancare: i numeri sono inequivocabili.
Frenata Bologna: qualche spia accesa di troppo, ma il motore rossoblù può ancora ripartire
Il dato che balza agli occhi parla di un oggettivo calo di rendimento nelle ultime sette settimane. Le cinque reti rifilate alla Lazio sono il bottino offensivo che il Bologna ha raccolto nelle successive 7 gare di campionato. Non solo, perché dalle ultime tre trasferte contro Atalanta, Udinese e Milan, i rossoblù hanno portato a casa solo 3 punti. Un’inversione di trend di cui si deve tenere conto, sebbene i problemi fisici di alcuni e gli infortuni più gravi di altri hanno di certo influito, provocando l’accensione di qualche spia arancione sul cruscotto della macchina rossoblù.
Italiano vuole i pezzi da 90: tutti i fari puntati sulla capitale
Entro mercoledì, Vincenzo Italiano punta ad aggiustare tutti i pezzi necessari per far si che sul cruscotto compaia solo la spia verde delle luci, magari anche quelle abbaglianti. Ndoye, Holm e Odgaard sono in via di recupero, mentre altri come Ferguson e Miranda sono stati conservati al fresco, pronti per essere due degli undici uomini chiave della notte romana.

Dan Ndoye durante Bologna-Borussia Dortmund (©Bologna FC 1909)
Tris di impegni, un solo obiettivo: chiudere la stagione del Bologna al meglio
Del resto, competere su tre fronti è stata una novità per tutti. Una Champions League a cui partecipare dopo 60 anni di assenza. Una finale di Coppa Italia da provare a vincere dopo oltre mezzo secolo dall’ultima volta. Un cammino in campionato in cui portare alta la bandiera rossoblù è una delle priorità. Priorità che non è mai stata messa da parte, mai in discussione: centellinare le forze è un obbligo da rispettare, seppur a malincuore, per chiudere la stagione nel migliore dei modi. Ancora tre fermate all’arrivo, a partire da mercoledì: la resa dei conti.
(Fonte: Massimo Vitali – Il Resto del Carlino)
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11 Maggio 2025 at 15:46
Se non fanno delle “Bolognate” ce la possono fare. Forza ragazzi!