Questo Bologna non muore mai: se lo superi, ti riprende

Non basta andare in vantaggio per mettere in difficoltà il Bologna. I rossoblù, ancora una volta, hanno dimostrato di essere una squadra che non si arrende mai, recuperando punti in situazioni di svantaggio più di chiunque altro il Serie A. Con sette punti conquistati dopo essere finiti sotto nel punteggio, il gruppo di Vincenzo Italiano ha costruito una vera e propria identità basata sul carattere e sulla reazione.

Un Bologna che non si arrende mai

Parma-Bologna (© Bologna FC 1909)

È ormai una costante: quando il Bologna sembra spalle al muro, riesce sempre a rialzarsi. Contro Parma, Lecce e Genoa – le ultime tre “vittime” – la squadra ha mostrato quella tenacia che la contraddistingue ormai da diverse stagioni. Anche a Salerno, dove il pareggio è arrivato dopo essere andati sotto, i rossoblù hanno dato prova della loro forma mentale.

Come spiegare questa capacità di reagire? Non è solo una questione tattica o fisica, ma di atteggiamento. Da tempo il Bologna si distingue per la capacità di restare lucido anche nei momenti più complicati.

Sette punti da situazioni difficili

In totale, i ragazzi di Italiano hanno già messo insieme sette punti dopo essere andati in svantaggio. Nessuno in Serie A ha fatto meglio. Dietro di loro, a quota cinque, inseguono Udinese, Torino e Cagliari. Un dato che conferma quanto rossoblù abbiano interiorizzato la mentalità di una squadra che non si abbatte mai.

Tra le partite simbolo di questa stagione ci sono quelle con Genoa e Lecce, dove il Bologna è riuscito a rimettere tutto in equilibrio, e la rimonta di Parma, con un Bernabé in gol per i ducali prima della doppietta di Santiago Castro e della rete decisiva di Miranda.

Castro protagonista assoluto

Santiago Castro davanti ai tifosi rossoblù (© Damiano Fiorentini)

E proprio Castro è diventato l’uomo copertina di questo periodo: decisivo a Parma, già presente nei tabellini contro Genoa e ancora una volta in evidenza in Emilia. Tre gol, tanta grinta e una personalità che ha trascinato la squadra nei momenti di maggiore difficoltà.

Come sottolinea la sua esultanza, Castro non è solo un finalizzatore: rappresenta il simbolo di una squadra che reagisce, che non smette di crederci anche quando il risultato sembra compromesso.

Un’identità costruita nel tempo

Non è un caso che, dal 2022-2023, il Bologna non sia mai uscito dalla top 4 di questa speciale classifica dei punti recuperati in svantaggio. Una costanza che racconta molto del lavoro di Italiano (ma anche di Thiago Motta) e del carattere di questo gruppo.

Nella stagione di qualificazione in Champions League, i rossoblù avevano messo insieme 16 punti da situazioni in svantaggio, tanti quanti la Fiorentina. Ancora più sorprendente era stato il dato del 2022-2023: ben 20 punti rimontati, frutto di dieci partite in cui il Bologna non aveva mai smesso di crederci.

Una solidità che fa la differenza

Oggi quella mentalità è diventata una certezza. Non si tratta solo di numeri, ma di una cultura di squadra che si riflette sul campo. Anche quest’anno, ogni volta che il Bologna va sotto, non si disunisce: continua a giocare, a pressare, a cercare il pareggio e spesso anche la vittoria.

“Carattere” e “reazione” sono diventate parole d’ordine. E forse è proprio questa solidità, costruita nel tempo, il vero segreto di una squadra che non smette mai di sorprendere. 

Fonte: Più Stadio, Sebastiano Moretto

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