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Bologna, te la puoi giocare: al Napoli manca energia. E quel dato…

Da una parte, gli azzurri meno “operai”: 1 pareggio in 15 partite e poche energie; dall’altra, i rossoblù caricati dalla vittoria con l’Inter e con la stessa media della scorsa stagione

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Vincenzo Italiano (© Bologna FC)
Vincenzo Italiano (© Bologna FC)

Cambiano le stagioni, ma non cambia il germogliare dei fiori. Un proverbio per dire che le circostanze possono cambiare, ma la nostra natura rimane inalterata. E così è successo a Bologna e Napoli in questa stagione. Dopo aver raggiunto l’apice della loro storia recente (il Napoli ha vinto il suo quarto scudetto, il Bologna ha riportato la Coppa Italia sotto le Due Torri dopo 51 anni), si ritrovano a competere in finale di Supercoppa italiana per aggiornare nuovamente la loro bacheca.

La natura è rimasta la stessa, ma solo in apparenza. Almeno per il Napoli di Conte. Chiamato a confrontarsi su quattro fronti, l’allenatore azzurro è andato incontro a diverse assenze importanti, che hanno condizionato lo stile di gioco della squadra. Attualmente, McTominay e compagni hanno conquistato 31 punti dopo 15 giornate, uno in meno rispetto alla passata stagione. Ma il dato che può essere passato inosservato riguarda la composizione del punteggio fin qui totalizzato.

Un Napoli poco “operaio”

Il Napoli della passata stagione ha concluso il campionato con 82 punti, di cui 14 conquistati da situazioni di svantaggio. Una squadra “operaia“, in grado di sfruttare la resistenza fisica dei suoi giocatori (un po’ per la natura dei singoli, un po’ per l’estenuanti sessioni imposte da Conte) per rimettere in piedi partite complicate. Un dato che si riflette anche nel bilancio complessivo: 24 vittorie, 10 pareggi e 4 sconfitte.

Quest’anno, tuttavia, il Napoli ha raccolto soltanto 1 pareggio dopo 15 giornate. Questo significa che, con questa media, concluderà il campionato con 3 pareggi. La squadra di Conte, infatti, ha dimostrato spesso di saper dominare in caso di vantaggio, ma riscontra alcune difficoltà nel dover rincorrere l’avversario. Solo una volta ha conquistato i tre punti da situazione di svantaggio (Napoli-Genoa, 2-1). Mentre sono numerose le partite in cui non ha saputo recuperare: Manchester City, Milan, Torino, PSV, Bologna, Benfica e Udinese. 8 sconfitte, di cui 3 in League Phase di Champions League. Tra fronte europeo e nazionale, il Napoli non si sarà snaturato, ma qualcosa è evidentemente cambiato.

Antonio Conte, allenatore Napoli (© SSC Napoli)

Antonio Conte, allenatore Napoli (© SSC Napoli)

Tanti infortuni, poche energie

«Quando fai tante competizioni dobbiamo fare una rosa all’altezza. Se poi, per motivi esterni, viene ridotta puoi tenere botta, ma paghi sicuramente qualcosa. Ci deve essere grande unione. Io non voglio rimarcare le solite situazioni, ma tutto l’ambiente deve starci vicino». Le parole di Antonio Conte al termine di Udinese-Napoli (1-0), a sottolineare la situazione di emergenza che sta affrontando il Napoli. Da De Bruyne a… Beukema: il centrale olandese ha riportato un trauma contusivo al piede nell’ultimo allenamento e rimane in forte dubbio per la finale.

Gli inserimenti di Vergara e Ambrosino dalla primavera, Elmas adattato accanto a un McTominay insostituibile, evidenziano l’emergenza chiamata da Conte nelle ultime settimane. Adesso, per il Napoli si presenta l’occasione di puntare a un trofeo, anche se l’avversario è tra i più complicati che potesse incontrare.

Bologna, la tua natura è rimasta la stessa

Se i numeri del Napoli sono leggermente “sbilanciati” rispetto alla passata stagione, il Bologna ha mantenuto la propria media. Dopo 15 giornate, sono sempre 25 i punti ottenuti dalla squadra di Italiano, ma il bilancio racconta qualche cambiamento: infatti, le vittorie sono passate da 6 a 7, ma si contano anche due sconfitte in più. La vittoria contro l’Inter ha lanciato alto il morale della squadra in vista della finale, soprattutto dopo la sconfitta contro la Juventus.

I rossoblù festeggiano dopo Bologna-Inter (© Bologna FC 1909)

I rossoblù festeggiano dopo Bologna-Inter (© Bologna FC 1909)

Le due squadre, quindi, dopo essersi affrontate nel girone d’andata (2-0 per i rossoblù), sono pronte a rifarlo domani, lunedì 22 dicembre. Il Bologna sarà senza Bernardeschi (frattura angolata della clavicola), ma la natura della squadra non cambia: remare uniti in un’unica direzione, per dare continuità al percorso intrapreso. Orsolini docet.

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